Come sono andate le primarie a Roma e Bologna
In entrambe le città hanno vinto i candidati del PD, Roberto Gualtieri e Matteo Lepore, che erano nettamente favoriti
Domenica si sono tenute a Roma e Bologna le primarie di centrosinistra per scegliere il candidato sindaco della coalizione alle prossime elezioni comunali, previste per ottobre. Entrambe le primarie sono state vinte dai favoriti, cioè i candidati del Partito Democratico: Roberto Gualtieri a Roma e Matteo Lepore a Bologna. I risultati ufficiali non sono ancora disponibili, ma alcuni dati sull’affluenza e il voto sono stati comunicati informalmente dal PD ai giornali.
L’affluenza era stata uno dei temi più dibattuti prima di domenica. Soprattutto a Roma il PD temeva risultati simili alle primarie del centrosinistra a Torino, tenute il 13 giugno, a cui avevano votato appena 11.651 persone (circa un quinto rispetto alle primarie del 2011 vinte da Piero Fassino). Diversi dirigenti del partito si erano quindi spesi pubblicamente per abbassare il più possibile le aspettative. Domenica mattina Gualtieri – ex ministro dell’Economia del secondo governo di Giuseppe Conte e a lungo parlamentare europeo – aveva detto ai giornali: «Le primarie si stanno svolgendo in condizioni difficili. C’è caldo e c’è la partita», cioè la terza partita della Nazionale italiana di calcio agli Europei.
Alla fine, secondo fonti del PD, a Roma hanno votato circa 45mila persone, mentre a Bologna più o meno 27mila.
A Roma sembra sia stato superato di poco il numero di elettori che parteciparono alle ultime primarie del 2016, quando però attorno al PD circolava scarsissimo entusiasmo. Allora il vincitore fu Roberto Giachetti, oggi passato a Italia Viva, che poi perse sonoramente al ballottaggio contro l’attuale sindaca Virginia Raggi. Nel 2013 invece circa centomila persone parteciparono alle primarie in cui si erano candidati oltre al futuro sindaco Ignazio Marino, anche Paolo Gentiloni e David Sassoli, oggi rispettivamente commissario europeo all’Economia e presidente del Parlamento Europeo.
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A Bologna invece la partecipazione è stata assai buona: è stato sfiorato il risultato del 2011, quando si tennero le prime primarie vinte dal futuro e apprezzato sindaco Virginio Merola. Dal partito però qualcuno si attendeva un risultato ancora superiore, dato che i due candidati, Lepore e Isabella Conti, esprimevano due idee molto diverse di città ed erano sostenuti ufficiosamente anche da altri partiti e da diversi pezzi della società civile. Lepore è assessore della giunta Merola da una decina d’anni e in passato aveva lavorato nell’influente Lega Nazionale delle Cooperative, mentre Conti è sindaca di un piccolo comune della periferia di Bologna, San Lazzaro di Savena, ed era stata proposta da Italia Viva e sostenuta informalmente anche da pezzi del centrodestra.
Le percentuali di voto comunicate dal PD potrebbero variare nei prossimi giorni, come già successo più volte in passato. Secondo i dati disponibili, Gualtieri avrebbe vinto col 62,2 per cento, mentre Lepore col 59,5 per cento.
A Roma in particolare Gualtieri ha staccato di quasi 50 punti il secondo classificato, Giovanni Caudo, attuale presidente del terzo municipio. Nella notte fra domenica e lunedì Caudo ha contestato il risultato, parlando di conti poco chiari sull’affluenza: «Mi sembra chiaro che il PD puntasse solo a un risultato: migliorare la partecipazione del 2016», ha detto al Foglio: «non a caso hanno detto che l’affluenza è stata di 45mila persone, mille in più dell’ultima volta. Ma io non penso possano essere state più di 37mila».
Domenica sera il segretario del PD Enrico Letta ha definito le primarie di Roma e Bologna «un successo di popolo» e si è complimentato con Gualtieri e Lepore.
Bene! La prima scommessa è vinta. Le #primarie a Roma e Bologna sono un successo di popolo e pur in epoca Covid hanno affluenza come preCovid. Il successo di #Lepore e #Gualtieri dimostra che abbiamo avuto ragione a non aver paura a farle perché il popolo di cs è con noi. Avanti!
— Enrico Letta (@EnricoLetta) June 20, 2021
Alle elezioni comunali di ottobre Gualtieri avrà contro diversi candidati, fra cui soprattutto il candidato del centrodestra Enrico Michetti e Carlo Calenda di Azione, in un voto che secondo gli ultimi sondaggi rimane molto aperto. A Bologna invece il centrodestra non ha ancora scelto un candidato, mentre con tutta probabilità Lepore sarà sostenuto ufficialmente anche dal Movimento 5 Stelle.