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  • Lunedì 21 giugno 2021

Il Belgio ha passato un mese a cercare un soldato

Era scappato di casa armato di pistole, coltelli e lanciarazzi, minacciando un attacco terroristico: domenica è stato trovato morto

(AP Photo/Francisco Seco, file)
(AP Photo/Francisco Seco, file)

Domenica è stato trovato morto nei pressi Dilsen-Stokkem, una cittadina al confine fra Belgio e Paesi Bassi, un soldato che le autorità belghe cercavano da più di un mese, temendo che fosse pesantemente armato e molto pericoloso.

L’uomo si chiamava Jürgen Conings, aveva 46 anni ed era sparito il 17 maggio dopo avere rubato diverse armi in un deposito dell’esercito a cui aveva accesso. Nei mesi precedenti alla sua scomparsa, Conings aveva minacciato più volte politici e virologi sui social network per avere imposto restrizioni a causa della pandemia da coronavirus, evocando diversi argomenti che i partiti di estrema destra stanno portando avanti in tutta Europa. In Belgio si è parlato moltissimo sia del rischio che Conings potesse compiere un attentato terroristico sia dell’appoggio che aveva ricevuto, soprattutto sui social network, in una regione in cui i partiti di destra ed estrema destra sono da tempo molto popolari.

Conings era sparito lasciando dietro di sé due lettere, racconta il Brussels Times: «una in cui si scusava con la moglie per quello che stava per succedere e un’altra con la polizia in cui minacciava un attacco di qualche tipo». Sembra che nella lettera fosse citato esplicitamente Marc Van Ranst, il più famoso virologo del paese nonché principale consulente del governo sulla pandemia. Subito dopo la scomparsa di Conings, Van Ranst era stato trasferito in una località non identificata, in attesa che le autorità belghe concludessero le ricerche.

Una foto segnaletica di Conings diffusa dalla polizia belga (Belgian Federal Police via AP)

I giornali belgi hanno scritto che le operazioni di ricerca di Conings non hanno precedenti nella storia del Belgio. In tutto sono stati coinvolti circa 400 fra soldati e poliziotti, oltre a decine di mezzi come elicotteri e veicoli corazzati, senza contare quelli coinvolti nei paesi di confine come Germania e Paesi Bassi.

Il fatto che Conings facesse parte dell’esercito da quasi trent’anni e che fosse scomparso all’interno in un ampio parco nazionale, lo Hoge Kempen, aveva reso le ricerche «difficili quanto trovare un chicco di grano in un’area grande come 24mila campi da calcio», aveva spiegato un portavoce della polizia belga.

Alla fine però Conings non è stato trovato né dalla polizia né dall'esercito, bensì dal sindaco della vicina cittadina di Maaseik che stava facendo un giro in bicicletta, ed era stato attratto dall'odore particolarmente pungente emanato dal corpo di Conings in decomposizione. Attorno al corpo sono state trovate armi di vario tipo come pistole, un coltello e un'ascia. I risultati dell'autopsia dovrebbero arrivare lunedì ma al momento la polizia belga ritiene che Conings si sia suicidato.

Durante le ricerche è emerso che almeno da febbraio l'intelligence belga sapeva che Conings era una minaccia, tanto da averlo segnalato come una persona potenzialmente pericolosa di terzo livello, sui quattro della scala utilizzata. Eppure il rapporto su Conings non aveva avuto alcuna conseguenza sulla sua carriera, tanto che fino al giorno della sua scomparsa aveva continuato ad avere accesso ai depositi di armi dell'esercito (nella sua macchina, trovata ai bordi del parco, c'erano anche alcuni lanciarazzi sottratti proprio all'esercito).

Dopo il ritrovamento, la polizia è stata nuovamente criticata perché il corpo si trovava esattamente nell'area in cui si erano concentrate le ricerche, che però non avevano compreso la zona del ritrovamento. Il Belgio ha notoriamente una complessa stratificazione burocratica e amministrativa, che rende molto difficile la collaborazione fra organi diversi.

Fin dai primi giorni delle ricerche, Conings era già diventato una specie di eroe in alcuni circoli di estrema destra. L'ong Counter Extremism Project ha stimato che circa 40mila persone avevano aderito a un gruppo in cui incoraggiavano Conings, prima che Facebook lo chiudesse il 25 maggio (il gruppo si era successivamente spostato su Telegram). Nei giorni successivi erano emersi altri gruppi, più piccoli, che avevano pubblicato in continuazione notizie, meme e aggiornamenti su Conings.

«Il clima durante la pandemia si è dimostrato molto fertile per gli estremisti», ha scritto su The Conversation Evelien Geerts, esperta di terrorismo domestico in Europa. «Ha dato loro una scusa per attaccare l'establishment, che secondo loro sta distruggendo le libertà individuali». Ormai da tempo l'estrema destra europea sta portando avanti una retorica di rovesciamento per cui la società tradizionale – bianca, di estrazione cristiana, dominata dagli uomini – sia ormai diventata una minoranza da preservare, e che difenderla equivalga a una forma di «libertà». Durante la pandemia questi temi si sono saldati con le critiche alle restrizioni ai movimenti imposte dai governi e dagli scienziati, viste come un ulteriore attacco alla società tradizionale.

Geerts fa notare che nelle settimane precedenti alla scomparsa di Conings i due principali partiti nella regione delle Fiandre, dove si trova Dilsen-Stokkem, avevano alimentato le critiche contro il governo centrale e i virologi.

Il leader del principale partito nazionalista fiammingo, la Nuova Alleanza Fiamminga (N-VA), aveva soprannominato Van Ranst "Dottor Odio". Un parlamentare eletto con Vlaams Belang, storico partito di estrema destra fiammingo, ha paragonato Van Ranst al dittatore sovietico Josip Stalin per avere suggerito maggiore prudenza nella riapertura delle strutture di accoglienza per turisti. Al momento i sondaggi stimano che Vlaams Belang sia intorno al 25 per cento di consensi, mentre N-VA pochi punti sotto: i due partiti hanno probabilmente beneficiato anche del fatto di essere rimasti fuori dagli ultimi governi nazionali.

Le Soir ha notato che durante le ricerche di Conings erano circolate sul suo conto moltissime teorie su cosa gli fosse successo, alcune anche molto bizzarre. Molto probabilmente alcune di queste continueranno a circolare nei prossimi giorni. Il Brussels Times riporta una dichiarazione di un parente di Conings, non specificato, secondo cui «non è possibile che 500 soldati e cani non siano riusciti a trovarlo. Non credo che Jürgen si sia suicidato. L'hanno ucciso loro. Lo conoscevate? Noi sì. Non sarà mica una coincidenza che il suo corpo sia stato trovato dal sindaco di Maaseik».