Israele ha bombardato di nuovo la Striscia di Gaza
Per la prima volta dal giuramento del nuovo governo e dalla tregua di fine maggio, dopo una serie di provocazioni da entrambe le parti
Nella notte tra martedì e mercoledì l’esercito di Israele ha bombardato alcuni edifici nella Striscia di Gaza in risposta al lancio di palloncini incendiari verso i territori israeliani da parte dei gruppi armati della Striscia. Per ora non ci sono notizie di morti o feriti. È la prima volta che le due parti violano la tregua stipulata un mese fa dopo la breve guerra avvenuta a maggio.
L’attacco di oggi è il primo deciso dal nuovo governo guidato da Naftali Bennett, entrato in carica domenica dopo dodici anni di mandato di Benjamin Netanyahu. In un comunicato, l’esercito israeliano ha fatto sapere di aver «colpito edifici militari che appartenevano all’organizzazione terroristica Hamas, e che erano usati come basi e luoghi d’incontro per i terroristi di Hamas delle brigate di Khan Yunis e Gaza».
Il lancio di palloncini incendiari dalla Striscia di Gaza era a sua volta una risposta a una manifestazione nazionalista organizzata dalla destra israeliana martedì a Gerusalemme, per commemorare la conquista della città nel 1967 dopo la guerra dei Sei giorni. Da allora la parte est della città, che secondo gran parte della comunità internazionale spetta ai palestinesi, è occupata da Israele. La manifestazione sarebbe dovuta avvenire il mese scorso, ma era stata annullata perché si temeva potesse alimentare gli scontri.
Il governo di Netanyahu, in uno dei suoi ultimi atti, l’aveva riprogrammata per martedì, e il nuovo governo aveva confermato la decisione. La marcia si è svolta sotto un rigido controllo della polizia, ma ci sono comunque stati scontri con diversi feriti, e i toni sono stati molto duri. Dai manifestanti, tra le altre cose, sono stati cantati cori che inneggiavano alla morte delle persone di etnia araba.
Non ci sono conferme che sia stato Hamas a lanciare i palloncini incendiari, che in ogni caso sono uno strumento piuttosto usato dai gruppi armati palestinesi per provocare danni di notevole impatto senza dover usare i razzi. Si tratta di normali palloncini gonfiabili pieni di elio e annodati tra loro a gruppi, a cui viene legato un pezzo di stoffa impregnato di materiale infiammabile, a cui viene dato fuoco. I palloncini vengono fatti volare oltre il confine con Israele, dove provocano danni e incendi (la zona di confine con la Striscia è molto arida e piena di campi coltivati). Secondo quanto scritto dai giornali israeliani, i palloncini lanciati da martedì hanno provocato almeno 40 incendi nel sud di Israele.
Non è scontato che al lancio dei palloncini il governo israeliano risponda con bombardamenti: in passato il loro utilizzo e quello di aquiloni incendiari aveva provocato reazioni meno violente. Negli anni scorsi tuttavia Bennett era stato molto duro con il governo proprio per la sua scarsa reazione al lancio di palloncini, e aveva detto che «chiunque li lanci è un terrorista che sta cercando di assassinare degli israeliani, e deve essere colpito».