La giunta militare del Myanmar ha aperto nuove indagini per corruzione sulla ex leader Aung San Suu Kyi
La giunta militare che governa il Myanmar dal colpo di stato dello scorso febbraio ha aperto nuove indagini per corruzione nei confronti della ex leader di fatto del paese, Aung San Suu Kyi, e di altri funzionari del precedente governo. Il giornale di stato Global New Light of Myanmar ha scritto che la Commissione anticorruzione sta indagando sul presunto uso improprio di alcune terre di competenza della Daw Khin Kyi Foundation, un’associazione di beneficenza di cui Suu Kyi era la responsabile. La commissione starebbe indagando anche su precedenti accuse che erano state rivolte a Suu Kyi, e secondo le quali avrebbe accettato oro e denaro di provenienza illecita. Suu Kyi era stata arrestata subito dopo l’inizio del colpo di stato, che la comunità internazionale considera illegittimo.
Alcune settimane fa la giunta militare che governa il Myanmar aveva fatto sapere che avrebbe sciolto la Lega Nazionale per la Democrazia, il partito di Suu Kyi, che accusa di frodi alle elezioni di novembre (secondo gli analisti le accuse sono senza fondamento). Da mesi in tutto il paese si tengono grandi proteste contro la giunta militare, e da febbraio almeno 800 persone sono state uccise dalla polizia. Lo scorso 24 maggio Suu Kyi aveva fatto la sua prima apparizione pubblica dal colpo di stato: si era presentata in tribunale apparentemente in buona salute, secondo i suoi avvocati.
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