Il TAR del Lazio ha stabilito che le ragazze minorenni potranno continuare a chiedere in farmacia la pillola dei cinque giorni dopo senza ricetta
Il Tribunale amministrativo regionale (TAR) del Lazio ha stabilito che le ragazze minorenni potranno continuare a chiedere in farmacia senza ricetta l’ulipristal acetato – commercializzato con il nome EllaOne – cioè il farmaco utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo un rapporto sessuale. Il 4 giugno infatti il TAR ha respinto il ricorso di alcune associazioni antiabortiste che chiedevano l’annullamento della Determina n. 998 dello scorso 8 ottobre con cui l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) aveva autorizzato la vendita di EllaOne senza l’obbligo di prescrizione medica anche alle minorenni.
EllaOne si può vendere alle maggiorenni senza l’obbligo di prescrizione medica fin dal 2015. I giudici hanno specificato che in base all’autorizzazione dell’AIFA, EllaOne «avrebbe una funzione meramente antiovulatoria»: questo significa che impedisce la fecondazione, ma non causa l’aborto di una gravidanza in corso, come invece avrebbero sostenuto le associazioni pro vita. Il TAR ha respinto anche le accuse relative agli “effetti indesiderati” e ai possibili effetti tossici sul fegato collegati all’uso del farmaco, definendole «asserzioni del tutto generiche» e «mere asserzioni ipotetiche», senza alcun approfondimento scientifico.
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