In Nigeria Twitter è bloccato «fino a data da destinarsi»
Il ministro dell’Informazione della Nigeria Lai Mohammed ha annunciato un blocco di Twitter «fino a data da destinarsi» per via di un «uso persistente della piattaforma per attività capaci di danneggiare» il paese.
Il primo giugno Twitter aveva rimosso per violazione delle regole un tweet del presidente nigeriano Muhammadu Buhari che citava la guerra civile del 1967-1970, la cosiddetta guerra del Biafra, e faceva probabilmente riferimento ai recenti attacchi a seggi elettorali e stazioni di polizia nel sud-est del paese: «Molti di quelli che si comportano male oggi sono troppo giovani per conoscere la distruzione e la perdita di vite avvenute durante la guerra civile nigeriana. Quelli di noi che la affrontarono per trenta mesi, che andarono in guerra, li tratteranno in modo che capiscano».
Annunciando il blocco di Twitter Mohammed non ha fatto riferimento all’eliminazione del tweet, ma in precedenza aveva criticato la decisione del social network, accusandolo di non essere imparziale. Non ha nemmeno spiegato in che modo Twitter danneggi la Nigeria, ma è probabile che il governo non abbia apprezzato il ruolo svolto dalla piattaforma durante le proteste contro le violenze della polizia dell’anno scorso: le manifestazioni, infatti, erano state organizzate su Twitter usando l’hashtag #EndSARS e Jack Dorsey, l’amministratore delegato del social network, aveva fatto delle donazioni ai principali gruppi che le organizzavano; inoltre Twitter aveva creato un apposito emoji per i tweet dedicati alle proteste.