Da luglio ci sarà un “assegno temporaneo” per le famiglie con figli

E resterà fino a dicembre, per poi venire sostituito nel 2022 da un assegno unico universale

(Fabio Ferrari/LaPresse)
(Fabio Ferrari/LaPresse)

Nella sera del 4 giugno il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge che prevede che già da luglio le famiglie che ora non ricevono altre forme di assegni per il nucleo familiare (quindi, di fatto, disoccupati e lavoratori autonomi) avranno diritto all’assegno unico per i figli a carico. L’assegno unico spetterà nello specifico ai nuclei familiari con un Isee inferiore ai 50mila euro annui e sarà compatibile con il reddito di cittadinanza. Sarà un assegno mensile valido da luglio fino al dicembre 2021: motivo per cui se ne parla come di un “assegno temporaneo” o di un “assegno ponte”.

Come scrive il sito del governo, «l’assegno “ponte” spetta ai soli nuclei che non possiedono i requisiti per accedere agli assegni al nucleo familiare già in vigore; questi ultimi, invece, continueranno ad essere corrisposti alle famiglie di lavoratori dipendenti e assimilati».

Dal 2022 l’assegno unico diventerà invece “universale”, nel senso che sarà esteso a tutti, e permanente, andando quindi a sostituire tutte le attuali forme di sostegno riconosciute alle famiglie con figli: come le detrazioni IRPEF, l’assegno mensile di natalità (detto anche “bonus bebè”), il bonus da 800 euro riconosciuto alla nascita di un figlio (detto “bonus mamma domani”), e l’assegno per il terzo figlio.

– Leggi anche: Cos’è l’assegno unico per i figli

Il decreto prevede un importo minimo mensile di 30 euro e massimo di 167,5 per ciascun figlio. «L’importo dell’assegno è identico per il primo e il secondo figlio», scrive il Corriere della Sera, mentre «nel caso di nuclei in cui sono presenti più di due figli, l’importo di base viene maggiorato del 30% su ciascun figlio». Sono inoltre previste maggiorazioni anche per i figli disabili. Secondo il sito del governo, «il beneficio medio riferibile alla misura per il periodo che va dal 1° luglio 2021 al 31 dicembre 2021 è pari a 1.056 euro per nucleo e 674 euro per figlio».

Sempre il sito del governo elenca una serie di requisiti, almeno uno dei quali va rispettato per poter accedere all’assegno. Il primo è essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea. Ma ce ne sono anche altri per cittadini in possesso di permesso di soggiorno, oppure residenti in Italia da almeno due anni o titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Parlando dopo il Consiglio dei ministri, la ministra della Famiglia, Elena Bonetti, ha detto: «dal primo luglio due milioni di famiglie con reddito Isee inferiore a 50mila euro riceveranno la straordinaria novità dell’assegno unico per i figli minori. Nulla verrà tolto a quelle famiglie che già hanno le detrazioni per i figli. Le misure approvate questa sera aggiungono solamente senza togliere nulla».