Autostrade per l’Italia sarà venduta a Cassa Depositi e Prestiti
Gli azionisti della holding Atlantia hanno approvato la vendita di Autostrade per l’Italia (ASPI) a Cassa Depositi e Prestiti (CDP), la società finanziaria controllata per l’83 per cento dal ministero dell’Economia. Lo scorso aprile Cassa Depositi e Prestiti aveva presentato un’offerta vincolante di acquisto per ASPI, con la partecipazione dei fondi Blackstone e Macquarie. Cassa Depositi e prestiti rileverà quindi l’88,06% del capitale di ASPI, controllato finora da Atlantia, il cui socio di riferimento è la famiglia Benetton. Il costo dell’operazione sarà di 7,9 miliardi di euro.
La trattativa per la vendita delle quote di ASPI detenute da Atlantia a Cassa Depositi e Prestiti era iniziata nel luglio del 2020 in seguito a un accordo raggiunto dall’allora governo Conte. L’accordo era stato fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle, che dopo il crollo del ponte Morandi a Genova nel 2018 si era impegnato a revocare le concessioni autostradali ad ASPI estromettendo la famiglia Benetton, accusata di negligenze e mancati controlli. Nonostante l’accordo raggiunto a luglio, le trattative tra Atlantia e Cassa Depositi e Prestiti erano proseguite a rilento, soprattutto per quanto riguarda la cifra totale che Cassa Depositi e Prestiti avrebbe dovuto versare per rilevare ASPI.
Ad aprile, poi, era stata presentata una manifestazione d’interesse da parte del gruppo di costruzioni spagnolo ACS, guidato dall’imprenditore Florentino Pérez, che aveva offerto 10 miliardi di euro per ASPI. Alla fine gli azionisti di Atlantia hanno però preferito cedere Autostrade a Cassa Depositi e Prestiti. Il prossimo 10 giugno si riunirà il Consiglio di Amministrazione di Atlantia per formalizzare la cessione.