L’Agenzia Italiana del Farmaco ha autorizzato la somministrazione del vaccino di Pfizer-BioNTech anche agli adolescenti tra i 12 e i 15 anni
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato la somministrazione del vaccino di Pfizer-BioNTech anche agli adolescenti tra i 12 e i 15 anni, come aveva raccomandato venerdì l’Agenzia europea dei medicinali (EMA). «I dati disponibili dimostrano l’efficacia e la sicurezza del vaccino anche per i soggetti compresi in questa fascia di età», ha spiegato l’AIFA. Finora il vaccino era approvato per la somministrazione solo su chi aveva almeno 16 anni.
Il Comirnaty – è questo il nome del vaccino di Pfizer-BioNTech – è stato testato su circa 2mila adolescenti tra i 12 e i 15 anni che non fossero già stati contagiati dal coronavirus, e la risposta immunitaria riscontrata (basata sul livello di anticorpi prodotti contro il virus) è stata paragonabile a quella rilevata sui giovani tra i 16 e i 25 anni. Come sempre in studi di questo genere, gli adolescenti testati sono stati divisi in due gruppi: 1.005 di loro avevano effettivamente ricevuto il vaccino, e di questi nessuno ha sviluppato sintomi del COVID-19; 978 avevano ricevuto invece un placebo, e 16 hanno sviluppato sintomi della malattia. In questo studio, quindi, il vaccino ha avuto il 100 per cento dell’efficacia nel prevenire la COVID-19, anche se l’EMA ha detto che la percentuale di efficacia reale potrebbe essere tra il 75 e il 100 per cento.
– Leggi anche: La proposta della Commissione Europea per i “certificati COVID-19”
Gli effetti collaterali riscontrati sono stati in linea con quelli segnalati dalle persone di almeno 16 anni: dolore nella zona dell’iniezione, stanchezza, mal di testa, dolori muscolari e articolari, brividi e febbre. Sono stati in ogni caso lievi o moderati, e in miglioramento dopo pochi giorni: perciò l’EMA aveva concluso che i benefici del vaccino di Pfizer-BioNTech sulla fascia d’età 12-15 superano ampiamente i possibili rischi.