I dati sul coronavirus in Italia di oggi, venerdì 28 maggio
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 3.738 casi positivi da coronavirus e 126 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 8.334 (579 in meno di ieri), di cui 1.142 nei reparti di terapia intensiva (64 in meno di ieri) e 7.192 negli altri reparti (515 in meno di ieri). Sono stati analizzati 123.987 tamponi molecolari e 125.924 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 2,9 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,1 per cento. Nella giornata di giovedì i contagi registrati erano stati 4.147 e i morti 171.
Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (661), Campania (477), Sicilia (418), Toscana (301) e Lazio (296).
Le principali notizie della giornata
• Il confronto tra i dati dell’ultima settimana e quelli del passato è piuttosto incoraggiante: non si vedeva una situazione così sotto controllo da molti mesi e tutti i principali indicatori che servono a monitorare l’epidemia sono stati in calo negli ultimi sette giorni. Il numero di nuovi contagi e di morti non era mai stato così basso dallo scorso ottobre e anche i nuovi ricoveri nei reparti di terapia intensiva hanno registrato una sensibile diminuzione: ne abbiamo parlato meglio nel consueto articolo del venerdì sui dati dell’epidemia in Italia nell’ultima settimana.
• Dalla prossima settimana – lunedì 31 o martedì 1, non è ancora chiaro – tre regioni torneranno a essere in zona bianca. Sono Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise, dove per tre settimane consecutive è stata registrata un’incidenza dei contagi da coronavirus inferiore ai 50 casi per 100mila abitanti. Tutte le altre regioni italiane rimarranno in zona gialla, anche se buoni dati epidemiologici si stanno registrando anche altrove: se i contagi si manterranno in calo, il 7 giugno potrebbero diventare bianche Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, e il 14 giugno potrebbe toccare a Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
• Il Commissario per l’emergenza coronavirus Francesco Figliuolo ha annunciato che dal 3 giugno le Regioni e le Province autonome potranno somministrare i vaccini contro il coronavirus a tutte le persone dai 16 anni in su, senza dover più rispettare il criterio delle fasce di età.
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