Dentro la “camera pulita” della fondazione Bruno Kessler
È un laboratorio «più pulito di una sala operatoria», dove si costruiscono sensori e chip alla base di moltissimi oggetti
All’interno della “Clean Room”, un laboratorio speciale “più pulito di una sala operatoria”, si fa ricerca sulle micro e nano tecnologie partendo dalla lavorazione di dischi di silicio: fette di materiale spesse meno di un millimetro su cui si progettano e costruiscono sensori, chip e componenti elettronici che costituiscono la base di moltissimi oggetti, da quelli d’uso comune come gli smartphone, a quelli con cui fare ricerca al CERN di Ginevra, per arrivare a quelli che compongono la stazione spaziale. A causa della fragilità del silicio, il laboratorio è chiuso a chiunque non ci lavori, e i tecnici e i ricercatori addetti devono evitare di contaminare l’ambiente vestendosi e comportandosi in modi precisi.
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