È finito il campionato che non ha visto nessuno
Numeri e curiosità di una stagione di Serie A molto diversa dalle altre
Il campionato di calcio di Serie A 2020/2021 è finito domenica: era iniziato a metà settembre a causa dello slittamento della passata stagione, ed è stato l’unico campionato italiano disputato interamente senza pubblico — salvo alcune partite giocate con un migliaio di spettatori — in 119 edizioni complessive dal 1898.
Oltre all’assenza del pubblico, è stato un campionato molto diverso dai precedenti, a partire dalla vincitrice: l’Inter e non più la Juventus, che si è quindi fermata a nove Scudetti di fila. Per le milanesi è stata la stagione del riscatto: oltre al diciannovesimo Scudetto dell’Inter, arrivato undici anni dopo l’ultimo, il Milan è arrivato secondo e tornerà a giocare la Champions League dopo sette anni.
91
I punti che ha ottenuto l’Inter in 38 giornate: solo nella stagione 2006/2007 ne aveva ottenuti di più (97). Ha inoltre chiuso il campionato con il terzo maggior numero di gol segnati nella sua storia (89), dopo le stagioni 1949/50 e 50/51.
16
Le vittorie in trasferta del Milan, nuovo record nella storia della Serie A, che sono valse il secondo posto in classifica (miglior piazzamento dal 2012) e il ritorno in Champions League.
12
Gli anni che sono passati dall’ultima volta che Inter, Milan e Juventus — le tre “grandi” del campionato — si erano qualificate insieme ai gironi di Champions League. Nella prossima stagione il Milan ci ritornerà dopo sette anni di assenza. Per la Juventus sarà invece la decima partecipazione consecutiva, per l’Inter la quarta. Tra di loro ci sarà ancora l’Atalanta, alla terza qualificazione di fila.
200
Le positività al coronavirus riscontrate tra giocatori e staff nei test effettuati nel corso della stagione dalle venti squadre del campionato, secondo quanto riferito dal presidente della Serie A Paolo Dal Pino. Nonostante questo, e ad eccezione dei casi di Juventus-Napoli e Lazio-Torino, il campionato si è svolto tutto sommato senza intoppi.
29
I gol di Cristiano Ronaldo, capocannoniere della Serie A per la prima volta in carriera. Li ha segnati in 33 presenze e con 6 calci di rigore. L’ultimo capocannoniere della Juventus era stato Alessandro Del Piero nella stagione 2007/08. Dietro Ronaldo sono arrivati Romelu Lukaku dell’Inter, con 24 gol, e Luis Muriel dell’Atalanta, con due gol in meno.
14
Le partite a porta inviolata concluse dai portieri titolari di Inter e Milan, Samir Handanovic e Gianluigi Donnarumma. Inter e Milan sono anche due delle quattro migliori difese del campionato.
90
I gol segnati dall’Atalanta, la squadra più prolifica del campionato. Ne ha segnati in media 2,37 a partita, contro i 2,34 dell’Inter e i 2,26 del Napoli, che è anche la squadra con il maggior numero di tiri. L’ultima è il Parma, retrocesso, con 1,03 gol a partita.
24,3
L’età media dei giocatori usati dal Milan in questa stagione, la più bassa del campionato. Le squadre che hanno utilizzato giocatori più anziani sono la Lazio (29), il Benevento (28,3) e l’Inter (28).
7ª
La posizione finale della Roma, il peggior risultato ottenuto in campionato dalla stagione 2011/2012. Con questo piazzamento si è comunque qualificata per la prima edizione della Conference League, la terza coppa europea per club. La Roma partirà dai playoff, a cui per ora si sono qualificate Tottenham, Union Berlino, Villarreal e Rennes.
40
Sono i punti con cui ha concluso il campionato la Fiorentina, mai così pochi (senza essere retrocessa) da quando in Serie A una vittoria vale tre punti: sono nove in meno della passata stagione e uno in meno di due anni fa, quando la Fiorentina si salvò all’ultima giornata con un pareggio contro il Genoa.
31.11
Sono i minuti di possesso palla medio del Sassuolo, la squadra che più di tutte ha mantenuto il controllo del pallone in questo campionato. Dietro di lei Juventus e Inter. È stata anche l’ultima stagione in Emilia del suo allenatore, Roberto De Zerbi, tra i più apprezzati in Italia, che probabilmente andrà ad allenare lo Shakhtar Donetsk in Ucraina.
15 anni e 274 giorni
È l’età che aveva Wisdom Amey, difensore del Bologna, all’esordio contro il Genoa lo scorso 12 maggio. È diventato il calciatore più giovane ad aver esordito in Serie A superando Pietro Pellegri e Amedeo Amadei, che esordirono a quindici anni ma sei giorni più tardi.
3.262
I minuti giocati da Joao Pedro del Cagliari, il giocatore di movimento più utilizzato in questo campionato. È stato anche il giocatore più determinante nel raggiungimento della salvezza della sua squadra, con 16 gol segnati.
11
I punti ottenuti nel girone di ritorno che sono costati la retrocessione al Benevento, che aveva concluso il girone di andata in undicesima posizione con 22 punti. La squadra di Filippo Inzaghi è retrocessa nonostante sia riuscita a ottenere 4 punti contro la Juventus, contro la quale quindi non ha mai perso.
20
Sono i gol segnati di Nwankwo Simy, centravanti nigeriano del Crotone, secondo giocatore africano nella storia della Serie A ad aver raggiunto i venti gol stagionali dopo Samuel Eto’o, che con l’Inter ne fece 21. Nonostante i suoi gol, il Crotone è retrocesso in Serie B da penultimo.
– Leggi anche: Il finale a sorpresa della Serie B