Oggi inizia il processo all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy per il cosiddetto “affaire Bygmalion”
Oggi a Parigi inizia il processo all’ex presidente francese Nicolas Sarkozy per il cosiddetto “affaire Bygmalion”, in cui Sarkozy è accusato di avere ricevuto finanziamenti illeciti per la sua campagna elettorale del 2012 (a quelle elezioni presidenziali vinse poi François Hollande). Il processo dovrebbe durare quattro settimane e vedrà come imputati insieme a Sarkozy altre 13 persone. Se fosse ritenuto colpevole, Sarkozy rischierebbe fino a un anno di carcere e una multa di 3.750 euro.
L’inchiesta, aperta nel 2014, si chiama Bygmalion dal nome della società che gestiva la comunicazione e la campagna presidenziale di Sarkozy: secondo l’accusa, Bygmalion sarebbe stata usata per sostenere una parte dei costi per la campagna presidenziale, invece di passare attraverso l’associazione creata proprio per quello scopo, come previsto dalla legge. Bygmalion, sostiene l’accusa, avrebbe emesso false fatture per circa 20 milioni di euro all’UMP (l’ex partito di Sarkozy che ora si chiama Les Républicains), con il pretesto di organizzare per il partito una serie di eventi: in questo modo Sarkozy avrebbe usato per la campagna elettorale più di 42 milioni di euro, superando il limite di spesa previsto per le campagne presidenziali fissato a 22,5 milioni di euro. L’accusa ha detto di non aver trovato prove che Sarkozy fosse direttamente coinvolto nell’organizzazione dei finanziamenti illeciti, ma che doveva esserne a conoscenza, avendone beneficiato.
Lo scorso marzo Sarkozy era stato condannato in primo grado a 3 anni, di cui uno da scontare in carcere, per corruzione e traffico di influenze, in un processo in cui era accusato di aver cercato di ottenere informazioni riservate da un ex magistrato su un’altra indagine a suo carico, in quel caso su presunti finanziamenti illeciti alla sua campagna elettorale del 2007.