La più famosa intervista con Diana fu ottenuta con metodi “disonesti”
Fu realizzata nel 1995 dal giornalista della BBC Martin Bashir, Diana parlò esplicitamente del tradimento del marito Carlo
Secondo un’indagine indipendente commissionata dalla BBC, nel 1995 il giornalista britannico Martin Bashir utilizzò metodi “disonesti” per ottenere la famosa intervista con la principessa Diana, in cui Diana parlò del tradimento del marito Carlo e dei difficili rapporti con la monarchia. L’inchiesta era stata commissionata dalla BBC nel 2020, in seguito ad alcune dichiarazioni di Charles Spencer, il fratello di Diana, che aveva accusato Bashir di avere utilizzato documenti falsi per indurlo a convincere la principessa a concedere l’intervista.
Dalle indagini condotte nei mesi scorsi è emerso che Bashir avesse fatto produrre alcuni documenti bancari falsi, e che li avesse poi mostrati a Charles Spencer. La documentazione fu utilizzata per indurlo a credere che uno dei collaboratori di Diana ricevesse denaro in cambio di informazioni riservate sulla famiglia da fornire ai tabloid, in un momento molto delicato per la principessa. Diana infine acconsentì all’intervista che fu mandata in onda nella trasmissione Panorama diventando uno dei più grandi scoop nella storia recente della BBC.
A Bashir, Diana confidò le proprie difficoltà dopo essere entrata nella famiglia reale britannica, ma soprattutto raccontò del tradimento del marito Carlo, che aveva mantenuto anche dopo il matrimonio una relazione con Camilla Parker Bowles, sua amica di lunga data. Diana disse: «Era un matrimonio a tre»; dopo la separazione, Diana divorziò da Carlo nel 1996.
L’intervista fece molto scalpore perché fino ad allora nessuno tra le prime file della famiglia reale aveva mai parlato esplicitamente dei propri problemi coniugali, di tradimenti e dei problemi di salute, come la bulimia di cui soffriva Diana.
I primi dubbi su come Bashir avesse avuto accesso alla principessa Diana iniziarono a emergere nel 1996. Un’indagine interna della BBC non riscontrò particolari problemi, ma la nuova inchiesta ha concluso che all’epoca furono effettuate poche e sommarie verifiche.
Secondo l’inchiesta, Bashir non mentì solamente agli Spencer, ma anche ad alcuni dirigenti della BBC, negando in diverse occasioni di avere creato documenti falsi per ottenere l’intervista. Alcuni dirigenti all’epoca sapevano che il giornalista aveva mentito, ma la cosa non produsse conseguenze.
All’avvio della nuova inchiesta nel 2020, Bashir aveva presentato una nota scritta a mano da Diana dopo l’intervista che diceva: «Bashir non mi ha mostrato alcun documento, né mi ha fornito indicazioni di cui non fossi già a conoscenza». La dichiarazione non esclude comunque il fatto che Bashir avesse attirato l’interesse di Charles Spencer mostrandogli i documenti bancari falsi.
L’attuale direttore generale della BBC, Tim Davie, ha chiesto scusa a nome dell’azienda per il comportamento all’epoca di Bashir: «La BBC si sarebbe dovuta impegnare di più per capire fino in fondo quanto fosse successo all’epoca e avrebbe dovuto impedire che l’intervista fosse concessa in quel modo».
Dopo la pubblicazione delle conclusioni dell’inchiesta, Bashir ha diffuso un comunicato scusandosi per avere falsificato i documenti, ma ribadendo di sentirsi «fiero di quell’intervista». Secondo Bashir i documenti falsi non avrebbero in alcun modo influito sulla decisione di Diana di farsi intervistare.
Bashir ha 58 anni, è uno dei giornalisti più conosciuti nel Regno Unito e ha di recente lasciato la BBC per motivi di salute, a causa di un’operazione al cuore e di alcune complicazioni legate alla COVID-19.