Di nuovo Steph Curry contro LeBron James
Dopo essersi contesi per anni il titolo NBA, i due campioni di Warriors e Lakers si giocheranno l’accesso ai playoff in un’attesissima gara secca
Nella notte tra mercoledì e giovedì i Los Angeles Lakers hanno battuto 103-100 i Golden State Warriors grazie a un tiro da tre allo scadere di LeBron James e si sono qualificati ai playoff. I Warriors dovranno invece giocare ancora contro i Memphis Grizzlies (che nella notte hanno battuto San Antonio) per qualificarsi.
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La stagione regolare di NBA è terminata lunedì e ha stabilito dodici delle sedici squadre partecipanti ai playoff. Le restanti quattro verranno decise nel cosiddetto play-in, un piccolo torneo introdotto nella passata stagione in cui otto squadre si contendono in gare secche l’accesso ai playoff che non sono riuscite a ottenere nel corso della stagione regolare.
Le prime due partite del play-in si sono giocate la scorsa notte e hanno dato l’accesso ai playoff ai Boston Celtics (118-100 contro i Washington Wizards), mentre gli Indiana Pacers (144-117 contro gli Charlotte Hornets, ma con un peggior piazzamento in classifica) dovranno giocare ancora contro Washington per qualificarsi. Stanotte il play-in prosegue con Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs e soprattutto con Los Angeles Lakers-Golden State Warriors, la partita più attesa in cui torneranno a sfidarsi LeBron James e Steph Curry, probabilmente i due giocatori più rappresentativi degli ultimi dieci anni del basket americano.
James e Curry, due cestisti molto diversi tra loro per ruolo, stile di gioco e caratteristiche fisiche, si sono contesi il titolo NBA per quattro stagioni di fila, dal 2014 al 2018. I Warriors di Curry, allenati da Steve Kerr, vinsero tre di queste finali imponendosi come miglior squadra NBA dello scorso decennio, anche se nel 2016 James e i suoi Cleveland Cavaliers riuscirono a strappare una vittoria con una storica rimonta nella serie da 1-3 a 4-3. Nel 2018 ci fu l’ultimo incontro in finale tra i due: da allora i Warriors non hanno più vinto e sono cambiati molto, mentre James ha lasciato Cleveland per iniziare un progetto più ambizioso a Los Angeles.
Nella passata stagione, dopo la precedente conclusa senza i playoff, i Lakers non solo sono tornati ai playoff, ma hanno vinto il titolo nella “bolla” di Orlando, organizzata per concludere la stagione durante la pandemia. I Warriors li hanno guardati da lontano: senza Kevin Durant, andato ai Brooklyn Nets, senza l’infortunato Klay Thompson (tuttora assente) e con Curry e Draymond Green acciaccati, hanno concluso la stagione regolare da ultimi della conference occidentale.
Quest’anno si sono ripresi, grazie al ritorno stabile di Curry — e dei suoi 32 punti di media a partita — e a una squadra riorganizzata anche dall’aggiunta di James Wiseman, seconda scelta all’ultimo draft. Sono ancora lontani dai livelli raggiunti dai vecchi Warriors, ma almeno sono riusciti ad arrivare al play-in da ottava squadra della costa Ovest con sole tre vittorie in meno dei Lakers.
I campioni in carica sono calati molto rispetto alla passata stagione, principalmente a causa degli infortuni che negli ultimi mesi di stagione regolare hanno reso a lungo indisponibili i suoi due fuoriclasse, James e Anthony Davis. Entrambi però sono tornati giusto in tempo per la fase decisiva della stagione, quella in cui solitamente tirano fuori il meglio, anche se non sono nelle migliori condizioni.
Stanotte, quando in Italia saranno le 4 di mattina, Curry e James si sfideranno quindi in una gara unica che vede i Lakers favoriti per qualità dell’attacco, profondità della rosa e perché sono pur sempre i campioni in carica. La vincente andrà dritta ai playoff, la perdente dovrà giocarne un’altra, contro la vincente di San Antonio-Memphis, per non concludere la stagione in anticipo.