L’inchiesta sulla comandante della Sea Watch 3 Carola Rackete è stata archiviata
La giudice per le indagini preliminari (gip) di Agrigento Alessandra Vella ha accolto la richiesta della Procura di archiviare l’inchiesta su Carola Rackete, la comandante della nave Sea Watch 3 dell’ong Sea Watch, che era stata arrestata dopo che il 29 giugno del 2019 aveva portato la nave nel porto di Lampedusa, facendo sbarcare i 40 migranti che erano a bordo da più di due settimane.
Rackete era stata accusata di aver violato gli ordini delle autorità italiane, andando contro il divieto emesso dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, previsto dal cosiddetto «decreto sicurezza bis» approvato dal governo a inizio giugno del 2019.
Il procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio aveva disposto nei suoi confronti gli arresti domiciliari, con l’accusa di reato di resistenza a pubblico ufficiale e violenza a nave da guerra, ma la gip di Agrigento Alessandra Vella aveva successivamente deciso di non convalidare l’arresto. La Procura di Agrigento aveva presentato ricorso contro la decisione della gip, ma nel gennaio del 2020 la Corte di Cassazione lo aveva respinto, giudicando la decisione della gip legittima.
La Procura aveva quindi deciso di adeguarsi alla sentenza della Cassazione e aveva chiesto l’archiviazione dell’indagine, sostenendo che Rackete avesse agito per stato di necessità, in quanto aveva il «dovere di portare i migranti in un porto sicuro» non potendo più garantire la sicurezza a bordo delle persone soccorse.