A giugno gli Stati Uniti doneranno per la prima volta ad altri paesi i vaccini che usano per la propria popolazione
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che a giugno gli Stati Uniti doneranno ad altri paesi 20 milioni di dosi dei vaccini contro il coronavirus di Pfizer-BioNTech, Moderna e Johnson & Johnson: sono i tre vaccini dei quali è autorizzata la somministrazione negli Stati Uniti, e sarebbe la prima volta che il paese spedisce all’estero vaccini che potrebbe usare internamente. Non è ancora chiaro a quali paesi verranno inviati. A fine aprile il governo statunitense aveva fatto sapere che avrebbe inviato all’estero 60 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca, la cui somministrazione però non è autorizzata negli Stati Uniti.
La decisione di Biden arriva anche in seguito alle critiche mosse nelle scorse settimane da diversi paesi, tra cui l’India, che avevano accusato gli Stati Uniti di aver gestito i vaccini in modo protezionista e di averne limitato le esportazioni. Da tempo l’Organizzazione Mondiale della Sanità ricorda che i paesi con la maggior percentuale di vaccinati dovrebbero fare di più per aiutare quelli in cui le campagne vaccinali sono maggiormente in difficoltà. Negli Stati Uniti il 47 per cento della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre il 37 per cento ha completato l’intero ciclo vaccinale.