Il governo ha anticipato alcune riaperture

Il coprifuoco sarà posticipato alle 23, e dal primo giugno i ristoranti potranno fare servizio al chiuso a pranzo e cena

(Cecilia Fabiano/ LaPresse)
(Cecilia Fabiano/ LaPresse)

Lunedì sera il governo, dopo settimane di trattative interne, ha approvato una serie di nuove misure che accelerano le riaperture e allentano ulteriormente le restrizioni per il coronavirus.

Tra le principali novità, il coprifuoco sarà posticipato alle 23 – il comunicato del governo specifica che il nuovo orario sarà valido «dall’entrata in vigore del decreto», che al momento non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale – poi prolungato fino a mezzanotte e infine abolito da qui al 21 giugno. I ristoranti potranno fare servizio al chiuso a pranzo e cena a partire dal primo giugno, senza più rispettare il termine del servizio alle 18. I centri commerciali potranno riaprire anche nei giorni festivi dal weekend del 22-23 maggio. Infine, la riapertura delle palestre è anticipata al 24 maggio.

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Dal primo giugno sarà ammesso il pubblico negli eventi sportivi all’aperto, dal primo luglio al chiuso, entro i limiti già fissati (non più del 25 per cento della capienza, e in tutto non più di 1.000 persone all’aperto e 500 al chiuso) ma non più soltanto per quelli di “interesse nazionale”. È stata inoltre anticipata al 15 giugno la riapertura dei parchi tematici e di divertimento. Sempre dal 15 giugno potranno iniziare a tenersi «le feste e i ricevimenti successivi a cerimonie civili o religiose», cioè i ricevimenti dei matrimoni: a patto però che i partecipanti possiedano la “certificazione verde”, cioè il pass che dimostra l’avvenuta vaccinazione oppure la negatività al coronavirus.

Rimangono sospese nonostante le nuove decisioni le attività di discoteche e sale da ballo, sia all’aperto sia al chiuso. Riaprono invece dal primo luglio sale giochi, sale scommesse, sale bingo, casinò.

Fonti interne al governo hanno anche anticipato che dall’1 giugno entreranno in “zona bianca” Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria: continueranno a valere le regole sull’uso delle mascherine e sul distanziamento, ma non sarà più previsto un coprifuoco.