L’Egitto ha avviato i lavori per ampliare il Canale di Suez, dopo l’incidente della Ever Given
Dopo l’incidente di fine marzo che aveva portato la nave portacontainer Ever Given a incagliarsi nel Canale di Suez per sei giorni, l’Egitto ha avviato i lavori per estendere il tratto meridionale del Canale in cui la nave era rimasta bloccata (il primo tratto, per chi arriva dal Mar Rosso): finora quella parte del Canale di Suez era percorribile solo da una nave per volta, ora verrà creata una seconda corsia. Oggi il Canale di Suez è lungo 190 chilometri e largo fino a 313 metri in superficie: il passaggio delle navi è consentito solo in una direzione per volta (da nord a sud o viceversa) tranne che in una parte, a nord del Grande Lago Amaro, grazie a una seconda corsia parallela inaugurata nel 2015, che permette il transito delle navi in entrambe le direzioni contemporaneamente.
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La scorsa settimana l’Autorità del Canale di Suez aveva annunciato che avrebbe allargato il tratto meridionale (lungo 30 chilometri) di 40 metri verso est e che lo avrebbe reso più profondo, dagli attuali 20,1 metri di profondità a 21,9. Inoltre la seconda corsia inaugurata nel 2015 verrà estesa di 10 chilometri, diventando in totale lunga 82 chilometri. Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha detto che lavori di questo genere erano già in programma, ma che l’incidente della Ever Given li ha resi più urgenti.
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Dove si era incagliata la Ever Given, tra il 23 e il 26 marzo