I dati sul coronavirus in Italia di oggi, sabato 15 maggio
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 6.659 casi positivi da coronavirus e 136 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 14.298 (612 in meno di ieri), di cui 1.805 nei reparti di terapia intensiva (55 in meno di ieri) e 12.493 negli altri reparti (557 in meno di ieri). Sono stati analizzati 153.900 tamponi molecolari e 140.786 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 4,1 per cento, mentre quella dei test antigenici dello 0,2 per cento. Nella giornata di venerdì i contagi registrati erano stati 7.555 e i morti 182.
Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (1.154), Campania (946), Lazio (621), Puglia (567), Sicilia (557).
Le principali notizie di oggi
• La Corte dei Conti ha respinto il finanziamento del vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato dalla società di biotecnologie ReiThera, che ha sede a Castel Romano, in provincia di Roma. La sperimentazione del vaccino prevedeva lo stanziamento di 81 milioni di euro, in parte erogati dallo stato e in parte da ReiThera stessa. Il vaccino ha completato due fasi su tre della sperimentazione, e si attendeva lo sblocco dei fondi da parte della Corte dei Conti per procedere con l’ultima fase. Qui abbiamo spiegato cosa è successo di preciso.
• L’Istituto superiore di sanità (ISS) ha pubblicato il primo esteso studio realizzato in Italia per accertare l’efficacia del vaccino contro il coronavirus. I risultati sono molto incoraggianti anche dopo la prima dose e confermano quelli ottenuti da ricerche analoghe svolte in altri paesi: a partire da 35 giorni dall’inizio del ciclo vaccinale si osserva una riduzione dell’80 per cento delle infezioni, del 90 per cento dei ricoveri e del 95 per cento dei decessi. Questi effetti sono molto simili sia negli uomini che nelle donne e nelle diverse fasce d’età.
• Il ministero della Salute ha autorizzato l’uso dei test su campioni di saliva per individuare i contagi da coronavirus. I cosiddetti test salivari potranno essere utilizzati quando non è possibile ottenere un tampone molecolare o un test rapido antigenico, le due tipologie autorizzate finora. Il ministero ha però concesso l’autorizzazione con una serie di prescrizioni e accorgimenti.