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  • Martedì 11 maggio 2021

Lo scandalo al Kentucky Derby

Il cavallo vincitore di una delle corse più prestigiose al mondo è stato trovato con troppi steroidi nel sangue, Donald Trump gli ha dato del «drogato»

Medina Spirit nella sua stalla a Baltimore, in Maryland (Rob Carr/Getty Images)
Medina Spirit nella sua stalla a Baltimore, in Maryland (Rob Carr/Getty Images)

Medina Spirit, il cavallo che lo scorso primo maggio aveva vinto il Kentucky Derby – per gli americani la più importante competizione ippica al mondo – è risultato positivo a un test antidoping e potrebbe essere privato della vittoria. Per l’importanza della corsa e per le persone coinvolte, la notizia ha creato un certo scalpore nell’ambiente, nonostante casi del genere non siano di certo una novità a questi livelli dell’ippica.

Il Kentucky Derby, oltre a essere una delle corse più prestigiose al mondo, è considerato l’evento più rappresentativo dell’alta società del sud degli Stati Uniti, prevalentemente bianca. Si corre ininterrottamente nello stesso posto, l’ippodromo Churchill Downs, fin dal 1875. Quella di sabato 1 maggio era stata la 147ª edizione, vinta da un cavallo di proprietà saudita, Medina Spirit, alla sua prima partecipazione. Oltre che sul milionario premio in denaro, i proprietari degli stalloni che vincono il Kentucky Derby possono contare sul grande ritorno economico garantito dalla vendita dei suoi prestigiosi discendenti, negli anni successivi.

Era la settima vittoria al Kentucky Derby per il suo allenatore, Bob Baffert, che però ora è stato squalificato con effetto immediato dall’ippodromo di Churchill Downs e potrebbe subire conseguenze ancora più gravi se gli accertamenti dovessero confermare i risultati dei test.


Dai primi esami effettuati su Medina Spirit è stata rilevata una quantità eccessiva di betametasone, uno steroide usato per alleviare dolori e infiammazioni il cui uso è consentito, ma sotto una certa misura e almeno 14 giorni prima delle gare. Se la positività verrà confermata e il successivo ricorso sarà respinto, la vittoria andrà a Mandaloun, il secondo classificato.

Medina Spirit è il quinto cavallo di Baffert risultato positivo ai test antidoping negli ultimi dodici mesi. L’allenatore sostiene però di aver fatto tutto correttamente e che si possa trattare di una contaminazione, causata a suo dire da uno stalliere ammalato e sotto medicinali che avrebbe fatto pipì sopra il fieno poi dato in pasto al cavallo. Intervistato da Fox News, Baffert si è detto «derubato» della vittoria e ha tirato in ballo anche la cancel culture per i modi secondo lui piuttosto duri con cui l’ippodromo gli ha comunicato la sospensione.

Nella vicenda si è inserito anche l’ex presidente statunitense Donald Trump, che in una delle sue bizzarre dichiarazioni — come è stata definita anche dalla CNN — ha scritto: «Quindi ora anche il vincitore del Kentucky Derby è un drogato. Questo è emblematico di quello che sta succedendo nel nostro paese. Il mondo intero ci ride dietro mentre mandiamo in malora i nostri confini, le nostre elezioni fasulle e tutto il resto!».