I frammenti di un razzo cinese potrebbero cadere in Puglia, così come in Australia, Brasile e Gambia
Non ci sono rischi particolari per l'Italia, nonostante gli allarmismi
Fra sabato e domenica i frammenti di un lanciatore spaziale cinese chiamato Changzheng (CZ-5B) rientreranno in maniera incontrollata sulla terra dopo la conclusione della missione del mezzo, iniziata il 29 aprile con un lancio dall’isola di Hainan, nel sud della Cina. I giornali italiani ed europei si stanno concentrando sui potenziali pericoli per la popolazione, ma al momento è estremamente improbabile che la caduta dei frammenti del razzo possano causare danni ingenti.
La maggior parte del corpo del lanciatore – ne rimane un pezzo unico di circa 30 metri – si disintegrerà durante l’attraversamento dell’atmosfera a una velocità di circa 29mila chilometri all’ora, ma è possibile che alcuni frammenti più grandi possano arrivare fino a terra, come successo nel 2020 quando pezzi di un razzo gemello del razzo CZ-5B caddero in Costa d’Avorio, senza comunque causare feriti o morti.
La Aerospace Corporation, un’organizzazione statunitense finanziata dal governo che si occupa di sicurezza in ambito spaziale, sta monitorando da giorni la traiettoria di rientro del razzo. La loro ultima ipotesi è che possa cadere alle 6.19 di domenica 9 maggio in un tratto di mare non lontano dall’Isola del Nord della Nuova Zelanda. È una previsione da prendere con le molle. Nell’ultima rilevazione del sistema di monitoraggio spaziale dell’Unione Europea la caduta dei frammenti del CZ-5B dovrebbe avvenire in una finestra di circa 12 ore compresa fra sabato sera e domenica mattina.
⚠️Update: the re-entry window of object CZ-5B R/B has narrowed down to 2021-05-09 00:24 UTC ±361 min. #EUSST sensors keep monitoring the object closely and Operations Centres are performing analyses. Stay tuned! Read more: https://t.co/HN9rJNhEO1 #Tianhe pic.twitter.com/5r8DwrDKha
— EUSST (@EU_SST) May 7, 2021
Al momento non è chiaro nemmeno l’esatto punto di caduta. Poiché la traiettoria del razzo non è in alcun modo controllata dall’uomo e dipenderà da alcuni fattori nei minuti più critici del rientro sulla Terra, da giorni circolano mappe che evidenziano la fascia di territorio terrestre dove potrebbero cadere i frammenti. Nell’estremità superiore della fascia rientrano anche le regioni del Sud Italia, ma l’area di possibile caduta è così grande che comprende tutta l’Africa, il Medio Oriente, buona parte del Sud America e dell’Australia. Col passare delle ore la fascia dovrebbe progressivamente restringersi.
Our latest prediction for #LongMarch5B CZ-5B rocket body reentry is 🚀 09 May 2021 04:19 UTC ± 8 hours along the ground track shown here. Follow this page for updates: https://t.co/p2AU9zVEpA pic.twitter.com/rsE6yzcnHb
— The Aerospace Corporation (@AerospaceCorp) May 7, 2021
Venerdì 7 maggio la Protezione Civile italiana ha tenuto una riunione del suo comitato operativo per discutere della possibilità che alcuni frammenti del razzo possano cadere in Italia. Al termine della riunione è stato diffuso un comunicato nel quale «si consiglia di stare lontani dalle finestre e porte vetrate» – anche se non è specificato un orario preciso, data l’imprevedibilità della caduta dei frammenti – e di segnalare eventuali avvistamenti «alle autorità competenti».
Lo scopo del razzo CZ-5B era portare in orbita il primo modulo della nuova stazione spaziale cinese chiamata Tiangong, che dovrebbe diventare operativa nel 2022.
Il modulo si chiama Tianhe (“armonia dei cieli” in cinese, e uno dei modi per riferirsi alla Via Lattea), ha una forma cilindrica con un diametro di 4,2 metri e una lunghezza complessiva di quasi 17 metri. Costituirà la parte centrale della stazione spaziale intorno alla quale saranno agganciati altri moduli nel corso dei prossimi mesi. Tianhe contiene tutti i principali sistemi per gestire la distribuzione dell’energia elettrica e i propulsori per mantenere in orbita la stazione, a una quota di 340-450 chilometri dalla Terra. È stato collocato con successo, e fra due settimane dovrebbe essere raggiunto da un’altra componente della nuova stazione.
Non è la prima volta che frammenti di un lanciatore tornano sulla Terra dopo aver completato la propria missione, ma alcuni scienziati hanno fatto notare che i razzi della serie CZ-5B sono fra i più grandi mai lasciati rientrare nell’atmosfera in maniera incontrollata, e che di solito le agenzie spaziali pianificano rientri controllati per evitare danni alla popolazione civile. Nei giorni scorsi i giornali della propaganda statale cinese hanno cercato di minimizzare i disagi che i frammenti del CZ-5B stanno comportando al resto del mondo, spiegando che probabilmente cadranno in acque internazionali.