La metropolitana di Città del Messico era già un caso politico
Per scarsa manutenzione e investimenti mai realizzati, che potrebbero essere le cause dell'incidente di lunedì
La metropolitana di Città del Messico era un caso politico già prima del crollo del cavalcavia che lunedì ha causato il deragliamento di un treno e la morte di almeno 24 persone.
Il governo nazionale e le amministrazioni della capitale, infatti, erano già state accusate in passato di non finanziare adeguatamente i trasporti e la loro manutenzione, contribuendo a peggiorare le condizioni delle linee e provocando negli ultimi anni diversi guasti e incidenti. Dopo il crollo di lunedì, le critiche sono diventate ancora maggiori e si sono rivolte in particolare contro il presidente Andrés Manuel López Obrador e due dei suoi più fedeli alleati: la sindaca di Città del Messico, Claudia Sheinbaum, e l’attuale ministro degli Esteri ed ex sindaco della capitale, Marcelo Ebrard.
Sheinbaum ed Ebrard non sono due politici tra tanti: entrambi fanno parte del partito di López Obrador, il Movimento di Rigenerazione Nazionale, ed entrambi vengono considerati possibili candidati alle elezioni presidenziali del 2024. Martedì i due si sono presentati insieme a una conferenza stampa e hanno annunciato l’avvio di indagini sulle cause del crollo, avvenuto sulla linea 12, su cui si stima che ogni giorno transitino 250mila persone.
Le critiche a López Obrador, Sheinbaum ed Ebrard si sono concentrate soprattutto sugli investimenti decisi dai diversi governi negli ultimi anni e sull’insufficiente manutenzione della linea 12, che già prima dell’incidente di lunedì mostrava danni strutturali rilevanti – come quelli provocati dal disastroso terremoto che colpì il Messico nel 2017 – e sulla quale c’erano comunque preoccupazioni fin dalla sua inaugurazione.
I lavori della linea 12 iniziarono nel 2008, quando il sindaco di Città del Messico era Ebrard, che aveva fortemente voluto il progetto; la metropolitana fu poi inaugurata nel 2012.
All’epoca Ebrard fu accusato di aver affrettato la fine dei lavori per rivendicare un successo politico prima della fine del suo mandato, a dicembre dello stesso anno. Fin dall’apertura della linea, ci furono infatti grossi problemi: nel primo mese si verificarono 60 guasti e i treni furono costretti per diverso tempo ad andare più piano nelle parti del percorso sopraelevate, come il cavalcavia che è crollato, perché gli ingegneri avevano paura che potessero deragliare.
A marzo del 2014, a poco più di un anno dall’inaugurazione, le autorità furono costrette a chiudere i tratti sopraelevati per lavori di manutenzione (riaprirono solo a novembre del 2015). Dopo il terremoto del 2017 la linea 12 fu visibilmente danneggiata in alcune sue parti e furono necessari nuovi lavori, questa volta più brevi, ma che lasciarono comunque una forte sensazione di insicurezza tra gli abitanti di Città del Messico che usavano regolarmente quel tratto di metropolitana per spostarsi. In un piano generale su tutto il sistema metropolitano di Città del Messico relativo al periodo 2018-2030 si faceva riferimento al fatto che sulla linea 12 i treni sarebbero potuti deragliare, se non fossero stati fatti ulteriori lavori di manutenzione. Non è chiaro se poi quei lavori siano stati effettivamente realizzati.
Negli ultimi anni si sono verificati diversi incidenti nel sistema metropolitano della capitale: nel 2019 un incidente nel funzionamento delle scale mobili di una stazione provocò decine di feriti; a marzo del 2020 una persona morì nello scontro fra due treni, e altre 41 furono ferite; lo scorso gennaio invece ci fu un incendio in una delle stazioni più grandi della città, da cui transitano diverse linee metropolitane: morì un agente di polizia e 30 persone furono portate in ospedale.
La situazione non sembra essere migliorata nemmeno con l’elezione a sindaca di Claudia Sheinbaum, nel 2018.
Le aspettative su Sheinbaum erano piuttosto alte. Dal 2000 al 2006, quando l’attuale presidente messicano López Obrador era sindaco della capitale, Sheinbaum era alla guida del segretariato per l’Ambiente di Città del Messico, grazie anche alla sua precedente esperienza da ingegnera energetica e alle sue collaborazioni a progetti universitari per la città proprio su ambiente e trasporti. In campagna elettorale, Sheinbaum aveva inoltre promesso di migliorare il sistema cittadino dei trasporti, includendo interventi legati alla riduzione dell’inquinamento.
Nonostante le promesse, negli ultimi tre anni gli investimenti nella rete metropolitana di Città del Messico non sono stati fatti: anzi, sono stati decisi tagli alle spese. Sheinbaum ha portato avanti una politica di austerità in linea con quella adottata dal presidente López Obrador, che secondo i critici dell’amministrazione locale sarebbe stata alla base della mancata manutenzione della linea 12, e quindi responsabile del crollo di lunedì. Nell’ultimo anno, inoltre, il ruolo di direttore della manutenzione delle infrastrutture per il sistema metropolitano è stato vacante, e quello nuovo è stato nominato da Sheinbaum solo la scorsa settimana, pochi giorni prima dell’incidente.
Sia López Obrador sia Sheinbaum negli ultimi anni hanno ricevuto molte critiche, soprattutto perché la stessa austerità usata sui trasporti non è stata applicata ad altre infrastrutture: una volta entrato in carica, per esempio, López Obrador aveva fermato i lavori per un aeroporto a Città del Messico iniziati dal precedente governo, e nel 2019 aveva ordinato la costruzione di un nuovo aeroporto in un’altra zona.
Nel precedente progetto erano già stati investiti molti soldi, e la scelta di López Obrador è stata vista come un inutile spreco di denaro con il solo obiettivo di ottenere vantaggi politici sui suoi avversari grazie al completamento del nuovo aeroporto.
Le cause del crollo del cavalcavia devono ancora essere stabilite, e gli stessi Ebrard e Sheinbaum hanno detto che per individuare le responsabilità serviranno indagini più approfondite. I risultati potrebbero avere esiti rilevanti per la politica nazionale e per il partito al governo: se le cause dovessero essere individuate in un difetto di costruzione iniziale, gran parte della responsabilità sarà con ogni probabilità attribuita a Ebrard, che era sindaco quando la linea 12 fu costruita; se invece si scoprisse che è stata la mancata manutenzione a causare l’incidente, allora Sheinbaum potrebbe essere indicata come responsabile del disastro.
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