Il centrodestra ha vinto le elezioni a Madrid
Il Partito Popolare (PP), il principale partito di centrodestra spagnolo, ha vinto le elezioni nella comunità autonoma di Madrid, che si sono svolte martedì e che sono state molto osservate sia in Spagna che all’estero perché avranno forti conseguenze a livello nazionale. Con quasi il 90 per cento delle schede scrutinate, il PP ha ottenuto il 44 per cento dei voti. Il Partito socialista (PSOE), la forza politica dell’attuale primo ministro Pedro Sánchez, si è fermato al 17 per cento, e Unidas Podemos (UP), l’altro partito nella coalizione di governo, al 7 per cento, superato dall’estrema destra di Vox, al 9.
Le elezioni erano state indette a marzo dalla governatrice uscente Isabel Díaz Ayuso, del PP, in anticipo di due anni rispetto alla fine della legislatura, dopo che il suo partner di governo, il partito centrista Ciudadanos, aveva minacciato di ritirarle il sostegno. Alle elezioni di oggi Ciudadanos – ormai irrilevante in tutta la Spagna – non ha raggiunto la soglia del 5 per cento dei voti, quindi non otterrà nessun seggio nell’assemblea della comunità autonoma. È probabile che il PP farà un’alleanza con Vox per governare.
Tutti i leader politici nazionali avevano partecipato attivamente alla campagna elettorale e avevano contribuito a presentare il voto come un evento di valenza nazionale: il PP lo aveva fatto sostenendo che la propria vittoria sarebbe stato il primo passo per tornare al governo della Spagna.
La partecipazione alle elezioni è stata alta: ha votato circa il 74 per cento degli aventi diritto; alle precedenti elezioni, nel 2019, cioè prima della pandemia da coronavirus, aveva votato il 64 per cento.