Otto persone sono state uccise dalle forze di sicurezza in Myanmar, secondo i media locali
Domenica otto persone sono state uccise dalle forze di sicurezza del Myanmar durante grandi proteste in diverse città del paese contro la giunta militare che ha preso il potere a inizio febbraio, secondo quanto hanno riferito alcuni media locali. L’agenzia di stampa Reuters ha detto di non essere in grado di verificare le informazioni e che un portavoce della giunta militare che comanda il paese non ha voluto rispondere alla richiesta di un commento. Il sito di news birmano Irrawaddy ha pubblicato la foto di quello che viene descritto come «un agente di sicurezza in borghese», mentre prende la mira con un fucile contro i manifestanti a Mandalay, la seconda città del Myanmar.
Le proteste di domenica sono state le più grandi e diffuse da diversi giorni. In alcune città i manifestanti hanno combattuto con armi rudimentali contro le forze di polizia, e alcune strutture militari e governative sono state colpite da attacchi ed esplosioni. In Myanmar si protesta regolarmente da tre mesi, quando l’esercito guidato dal generale Min Aung Hlaing ha fatto arrestare tutti i principali esponenti del partito di maggioranza che aveva da poco vinto le elezioni, compresa la leader di fatto del paese Aung San Suu Kyi.
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