Una recensione di 80 anni fa ha spodestato “Quarto Potere” su Rotten Tomatoes
La sua aggiunta a quelle considerate dal popolare aggregatore di critiche lo ha escluso dal gruppo di film con la valutazione massima
Da qualche settimana Quarto Potere – da decenni considerato uno dei migliori film di sempre, se non proprio il migliore – ha perso la valutazione di “100%” sul popolare aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes. Quarto Potere è passato a un meno perfetto 99%, perché è saltata fuori una vecchia recensione molto negativa del film che ne ha abbassato la media. La recensione, recuperata chissà come e aggiunta al sito come parte di un più generale lavoro di espansione del bacino di articoli da cui attinge per calcolare le sue medie, la scrisse il 7 maggio 1941 un critico senza nome e fu pubblicata a pagina 25 dell’edizione di quel giorno del Chicago Tribune.
Il risultato è che ora il film di animazione del 2017 Paddington 2, secondo capitolo di una apprezzata storia su un orso parlante, ha una valutazione complessiva superiore al più celebrato film della storia del cinema, secondo quello che forse è il più popolare sito di questo tipo al mondo.
Pensato, scritto prodotto, diretto e interpretato da Orson Welles, Quarto Potere è costruito attraverso il susseguirsi di una serie di flashback sulla vita del suo protagonista Charles Foster Kane, un ricchissimo magnate dell’editoria chiaramente ispirato all’allora famosissimo William Randolph Hearst. Quarto Potere (il cui titolo originale è Citizen Kane) raccontava Kane attraverso le parole di chi l’aveva conosciuto e gli era stato vicino durante la sua vita, ruotando in buona parte attorno alla parola “Rosabella” (“Rosebud” in inglese): l’ultima da lui pronunciata in punto di morte.
Oltre che per la sua trama, il film venne celebrato fin da subito per come cambiò e spinse un po’ più in là diverse tecniche di racconto, ripresa e montaggio cinematografico. In quel film, Welles inventò cose che da lì in poi diventarono la nuova norma; e in certi casi riuscì anche a ribaltare certi aspetti che già allora erano diventati cliché.
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Quarto Potere era stato mostrato in anteprima a New York il primo maggio 1941 e cinque giorni dopo arrivò a Chicago, in Illinois, dove lo vide chi firmandosi con il nome “Mae Tinee” (uno pseudonimo e probabilmente un riferimento alla parola “matinee”, una proiezione mattutina) ne fece una recensione sul Chicago Tribune in cui spiegava i motivi per cui non aveva per niente gradito quello che veniva già descritto come il “più grande film mai girato”.
Nelle recensione il film era criticato in quanto troppo buio («continuavo a sperare che arrivasse un po’ di sole in più») e l’autore (o l’autrice) aggiunse: «È interessante, e diverso. A ben vedere, è bizzarro quanto basta per diventare un pezzo da museo. Ma il fatto che sacrifichi la semplicità per cercare l’eccentricità lo priva della capacità di intrattenere». L’unica cosa che si salvava, stando a quella recensione, era l’interpretazione di Welles, «un attore zelante ed efficace».
Della recensione scritta da “Mae Tinee” si sta parlando perché tra la fine di febbraio e l’inizio di aprile di quest’anno Rotten Tomatoes l’ha aggiunta alle oltre cento che già parlano di Quarto Potere, e che con ogni probabilità dalla nascita del sito nei primi anni Duemila e fino a qualche settimana fa erano state tutte e sempre positive: cosa che aveva portato il film a far parte del ristretto club dei “100%”, film per cui su Rotten Tomatoes non esistevano recensioni considerate negative.
Rotten Tomatoes vuole dire “pomodori marci” in riferimento alla vecchia usanza di tirare verdure, e quindi anche pomodori, agli attori di teatro ritenuti scarsi. E anche in riferimento alla principale differenza che il sito fa aggregando le recensioni dei film: se sono considerate per la maggior parte negative, i film sono segnalati come “marci”; se invece sono perlopiù positive sono segnalati come “freschi”.
E se sono proprio freschissimi – con almeno 40 recensioni diverse, tutte considerate positive – si arriva all’ambito 100% e si entra di diritto in quello che Rotten Tomatoes definisce “il club del 100”. Al momento, ne fanno parte oltre cinquanta film. Ci sono notevolissimi esempi della storia del cinema (I 400 colpi, Tempi moderni, Roma città aperta), ma anche titoli più recenti come il documentario Honeyland, il film del 2018 Senza lasciare traccia e quello del 2019 Mickey and the Bear. E c’è pure il film di animazione Paddington 2, uscito nel 2017.
Il fatto che Paddington 2 abbia molte più recensioni degli altri film del club del 100% ha portato dunque qualcuno a parlarne – evidentemente esagerando – come del film meglio recensito di sempre, o del miglior film di sempre secondo Rotten Tomatoes. La prima affermazione è ovviamente vaga, la seconda falsa: secondo un’apposita classifica – che tiene in conto altre cose oltre alla semplice percentuale di recensioni positive – al momento quello che Rotten Tomatoes ritiene essere il miglior film di sempre è Accadde una notte, del 1934 (poi si può però certo discutere del fatto che al secondo posto ci sia Black Panther, della Marvel).
Intanto Paul King – sceneggiatore e regista di Paddington 2 – ha detto all’Hollywood Reporter che cercherà di tenere i piedi per terra e, con riferimento al maestoso castello costruito dal Kane di Quarto Potere, ha aggiunto: «Proverò a non montarmi troppo la testa e mettermi subito a costruire il mio Xanadu».
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