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  • Giovedì 29 aprile 2021

Il primo discorso di Joe Biden al Congresso

Con l'avvicinarsi del suo centesimo giorno alla Casa Bianca, il presidente statunitense ha annunciato un nuovo ambizioso (e costoso) piano di welfare rivolto alle famiglie

(Melina Mara/The Washington Post)
(Melina Mara/The Washington Post)

Mercoledì 28 aprile il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha pronunciato il suo primo discorso davanti ai membri del Congresso, parlando di quanto fatto finora dalla sua amministrazione e dei suoi ambiziosi progetti per il futuro del paese. Per quanto il contesto fosse identico a quello di un discorso sullo stato dell’Unione, l’appuntamento annuale nel quale il presidente rende conto al Congresso delle condizioni del paese e dei suoi progetti, nel primo anno del suo mandato il presidente degli Stati Uniti non tiene un vero discorso sullo stato dell’Unione, visto che è appena arrivato al potere, ma un meno solenne discorso alle camere. Per Biden è stata anche l’occasione di fare un bilancio dei suoi primi 100 giorni alla Casa Bianca (il centesimo giorno sarà il 30 aprile).

Biden ha parlato delle riforme introdotte in questi mesi, descrivendo il successo della campagna vaccinale, e ha annunciato che proporrà al Congresso di approvare un nuovo grande piano di welfare rivolto soprattutto alle famiglie, l’American Families Plan, da 1.800 miliardi di dollari, pagati interamente con aumenti delle tasse sugli americani più ricchi e sulle rendite finanziarie. Il piano prevede che circa mille miliardi vengano utilizzati nei prossimi anni in misure a sostegno dell’istruzione, dell’assistenza sanitaria e dell’assistenza all’infanzia, mentre 800 miliardi di dollari in detrazioni fiscali per famiglie e lavoratori con reddito medio-basso. Il piano prevede inoltre di introdurre asili nido gratuiti, college statali gratuiti, periodi pagati di maternità e malattia e molte altre agevolazioni. Dopo 100 giorni, ha detto Biden, «l’America è pronta per il decollo. Stiamo lavorando di nuovo. Sognando di nuovo. Scoprendo di nuovo. Di nuovo alla guida del mondo».

Il nuovo piano si aggiunge all’American Rescue Plan, un pacchetto già approvato di misure economiche da 1.900 miliardi di dollari per combattere la povertà, sostenere gli americani messi in difficoltà dalla pandemia e rilanciare l’economia, e all’American Jobs Plan, un piano da duemila miliardi di dollari che prevede investimenti per migliorare trasporti, infrastrutture e creare posti di lavoro, in questi giorni oggetto di trattative in Parlamento. Biden aveva parlato di quest’ultimo piano come del «più grande investimento sul lavoro fatto in America dalla Seconda guerra mondiale».


Il primo discorso di Biden ha avuto anche un momento di rilevanza storica, dato che per la prima volta dietro al presidente sedevano due donne: la vicepresidente Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi. Nel suo discorso Biden ha ricordato alcuni dei momenti più difficili che il paese ha dovuto attraversare negli ultimi mesi: dalle grandi manifestazioni di protesta per l’uccisione dell’afroamericano George Floyd all’assalto al Congresso del 6 gennaio scorso, oltre ovviamente alla pandemia da coronavirus.

Biden ne ha parlato citando Franklin Delano Roosevelt, presidente dal 1933 al 1945, autore di una delle più importante serie di riforme economiche e sociali degli Stati Uniti, il cosiddetto “New Deal”, che aiutò a risollevare il paese dalla crisi provocata dalla Grande depressione degli anni Trenta grazie a un grande protagonismo del governo federale. Non è un caso che Biden abbia citato proprio Roosevelt nel giorno dell’annuncio di un nuovo grosso piano di aiuti economici, che nelle ultime settimane diversi giornali e analisti americani hanno paragonato proprio al “New Deal”, segnalando come questo tipo di approccio – e soprattutto la sua popolarità nel paese – mostri forse la fine dell’era in cui Democratici e Repubblicani, per quanto in modi molto diversi, abbiano cercato di ridimensionare la spesa pubblica e il ruolo del governo federale.

La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris e la speaker della Camera Nancy Pelosi (Chip Somodevilla/Getty Images)

«In un’altra epoca in cui la nostra democrazia è stata messa alla prova, Franklin Roosevelt ci ha ricordato: in America ognuno fa la sua parte», ha detto Biden. «È tutto quello che chiedo. Che facciamo tutti la nostra parte. Se lo faremo, allora affronteremo la sfida centrale di quest’epoca, dimostrando che la democrazia è una forma di governo stabile e forte. Gli autocrati non vinceranno. L’America lo farà. Il futuro apparterrà all’America».

L’American Families Plan presentato da Biden prevede innanzitutto l’aggiunta di due anni di istruzione gratuita ai 12 già forniti finora negli Stati Uniti: sarà garantito l’accesso gratuito alle scuole materne per tutti i bambini di 3 e 4 anni. Prevede inoltre che i servizi per l’infanzia siano più accessibili alle famiglie con redditi medio-bassi: le famiglie non pagheranno più del 7 per cento del proprio reddito per servizi di alta qualità per i bambini fino a 5 anni, e per le famiglie con i redditi più bassi i costi delle cure saranno completamente coperti dallo Stato.

L’American Families Plan prevede tra le altre cose che nei prossimi 10 anni i lavoratori arrivino ad avere fino a 12 settimane all’anno di ferie retribuite per motivi familiari o di salute. Biden ha specificato che tutte queste misure verrano introdotte grazie a nuove tasse per le società e gli americani più ricchi: «È tempo che le aziende americane e l’1 per cento più ricco degli americani paghino la loro giusta parte. Solo la loro giusta parte», ha detto Biden, che ha proposto di aumentare l’aliquota dell’imposta sui guadagni per gli americani più ricchi dal 37 al 39,6 per cento.

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