La Russia ha espulso un diplomatico italiano per il caso dell’ufficiale della Marina fermato per spionaggio
Il ministero degli Esteri russo ha ordinato l’espulsione di un diplomatico italiano in risposta alla precedente espulsione di due diplomatici russi da parte dell’Italia: questa misura era stata presa in seguito all’arresto dell’ufficiale della Marina italiana Walter Biot, accusato di avere passato informazioni riservate alla Russia. Il diplomatico italiano espulso è Curzio Pacifici, funzionario dell’ambasciata italiana a Mosca, dove lavora come assistente addetto alla Difesa e addetto navale.
Il 30 marzo Walter Biot era stato colto in flagrante mentre consegnava documenti riservati a un ufficiale russo. Era stato arrestato con le accuse di spionaggio e rivelazione di segreto, mentre due funzionari russi erano stati espulsi: tra di loro quasi certamente c’era anche l’ufficiale coinvolto nello scambio di documenti.
Il ministero degli Esteri italiano ha commentato l’espulsione di Pacifici in una nota in cui dice: «Consideriamo la decisione infondata e ingiusta perché in ritorsione ad una legittima misura presa dalle Autorità italiane a difesa della propria sicurezza».