Sono stati trovati alcuni detriti del sottomarino scomparso in Indonesia, che ne confermano l’affondamento
La marina indonesiana ha detto oggi di aver trovato sul fondale marino alcuni detriti del sottomarino militare scomparso mercoledì, mentre navigava nelle acque a nord dell’isola di Bali. A bordo c’erano 53 persone. Il fatto che siano stati trovati detriti conferma che il sottomarino è affondato: alcuni sono stati trovati inoltre a una profondità di circa 850, diverse centinaia di metri oltre la profondità massima a cui il sottomarino avrebbe potuto resistere senza implodere.
Come ha scritto il New York Times, il ritrovamento di questi detriti mette quindi fine alla speranza di salvare eventuali sopravvissuti. Tra i detriti c’erano gli oggetti personali di alcuni dei marinai a bordo: il fatto che siano stati trovati fuori dal sottomarino significa che nell’affondare il mezzo si è almeno in parte spezzato. Se così non fosse, era stato calcolato che l’aria all’interno del sottomarino sarebbe finita entro la giornata di oggi, sabato 24 aprile. La marina militare indonesiana aveva sostenuto fin da subito che il sottomarino potesse essere affondato a una profondità superiore ai 500 metri.
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Il sottomarino scomparso, il KRI Nanggala 402, era uno dei cinque in dotazione alla marina indonesiana, ed era stato costruito in Germania nel 1977. Mercoledì stava conducendo un’esercitazione con dei siluri a circa 96 chilometri dalla costa nord di Bali, ma a un certo punto era saltata comunicazione e i risultati dell’esercitazione non erano stati ricevuti. Vicino alla posizione in cui si trovava prima di immergersi erano state trovate delle tracce di carburante, che avevano fatto ipotizzare un danno al serbatoio come causa dell’incidente.