La Russia ha avviato un’indagine contro YouTube per abuso di posizione dominante
La Russia ha annunciato di aver avviato un’indagine contro YouTube per aver abusato della sua posizione dominante sul mercato. Il Servizio federale antitrust russo (FAS) ha spiegato che «le regole per creare, sospendere e bloccare gli account YouTube e le richieste degli utenti sono opache, non oggettive e imprevedibili». Questo, dice, «porta a blocchi improvvisi e alla cancellazione degli account degli utenti senza preavviso o fondamento». Il FAS ha spiegato che la sua indagine nasce dal rapporto di un’organizzazione poco conosciuta, il Regional Center of Internet Technologies (Rotsit), che si presenta come un gruppo di difesa degli interessi degli utenti di internet in Russia. «Il fatto che la pubblicazione e la diffusione di contenuti video in Russia possa essere regolata da leggi di altri paesi non è corretto», aveva denunciato Rotsit lo scorso dicembre.
Google, che possiede YouTube, e altre compagnie come Twitter subiscono spesso pressioni dalle autorità russe per cancellare contenuti considerati vietati o politicamente sensibili. Da oltre un mese, per esempio, il governo russo sta rallentando l’utilizzo di Twitter nel paese come misura di pressione e ritorsione dopo che il social network non aveva acconsentito alla cancellazione di alcuni tweet ritenuti pericolosi dalle autorità. Roskomnadzor, l’organo di stato che si occupa delle comunicazioni online (e, secondo i critici, della censura di internet) ha applicato questo rallentamento a seguito delle grandi proteste degli scorsi mesi per chiedere la scarcerazione dell’oppositore Alexei Navalny, anche se i tweet di cui è richiesta la cancellazione risalgono al 2017 e non riguarderebbero direttamente Navalny.
Secondo gli analisti, l’obiettivo del governo russo è creare un “internet sovrano”, più protetto, controllato e censurabile rispetto a quello dell’Occidente.
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