La Repubblica Ceca espellerà 18 diplomatici russi accusati di spionaggio
La Repubblica Ceca ha ordinato l’espulsione di diciotto diplomatici russi accusati di spionaggio: dovranno lasciare il paese entro 48 ore. Il primo ministro ceco Andrej Babis ha spiegato che la decisione è stata presa in seguito alle prove raccolte dai servizi segreti cechi sul coinvolgimento di agenti russi nelle esplosioni avvenute tra ottobre e dicembre 2014 nei depositi di munizioni a Vrbetice, al confine con la Slovacchia, nelle quali morirono due cittadini cechi.
Babis ha aggiunto che gli agenti coinvolti nelle esplosioni farebbero parte dell’unità dei servizi segreti russi GRU 29155, la stessa ritenuta responsabile del tentato omicidio di Sergei Skripal, ex spia russa avvelenata con il Novichok a Salisbury, nel Regno Unito. La Russia ha risposto facendo capire che nei prossimi giorni adotterà le stesse misure nei confronti dei diplomatici cechi a Mosca, un po’ come sta succedendo in questi giorni con gli Stati Uniti.
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