L’AGCM ha multato Poltronesofà per 1 milione di euro per aver fatto pubblicità ingannevole
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) – quella che siamo abituati a chiamare “Antitrust” – ha multato la società Poltronesofà per 1 milione di euro per aver diffuso «campagne pubblicitarie ingannevoli e omissive sui contenuti delle offerte proposte». La multa dell’AGCM riguarda alcune campagne pubblicitarie promosse dalla società nel 2020. In particolare si rileva la scorrettezza della promozione “Doppi saldi doppi risparmi – sconto 50% + fino a 40% su tutta la collezione + 48 mesi senza interessi”, diffusa tra gennaio e febbraio del 2020.
Secondo l’AGCM «le condizioni effettive di vendita limitavano l’applicazione delle percentuali di sconto pubblicizzate soltanto ad alcuni divani in catalogo e con la composizione e il rivestimento esposto in negozio». Inoltre la società ha diffuso messaggi in cui l’offerta “48 mesi senza interessi” è stata inizialmente promossa con scadenza al 9 febbraio 2020, per poi anticiparne la scadenza al 19 gennaio 2020 e in seguito ripresentarla con l’originaria scadenza del 9 febbraio. Per l’AGCM «si tratta di un comportamento che può far pensare al consumatore di doversi affrettare all’acquisto perché l’offerta sta per scadere, privandolo così del tempo necessario per prendere una decisione consapevole».
La multa riguarda anche la promozione “Supervalutiamo il tuo divano fino a 1.500 Euro”: l’AGCM ha verificato che si trattava in realtà di uno sconto percentuale fisso (fino ad un importo massimo di 1.500 euro) già incluso nel prezzo di vendita riportato sul cartellino; lo sconto era garantito a tutti i consumatori interessati, a prescindere dalla valutazione di un eventuale divano usato.
Infine, è stata accertata la scorrettezza della promozione “25% di sconto + un altro 25% su tutta la collezione”, diffusa tra il 3 e il 27 settembre 2020. Secondo l’AGCM «la ripetizione di affermazioni quali “cosa aspettate c’è tempo solo fino a domenica” e “cosa aspettate c’è tempo solo fino a domani”» avrebbe ingannato i consumatori facendo credere loro che fosse necessario affrettarsi all’acquisto prima della scadenza della promozione.