I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 14 aprile
Le principali notizie della giornata
• L’azienda farmaceutica Johnson & Johnson (J&J) ha detto che ritarderà la distribuzione del suo vaccino contro il coronavirus in Europa, dopo la sospensione temporanea decisa dalle autorità degli Stati Uniti, dove la somministrazione era già iniziata, per alcuni rarissimi casi di trombosi cerebrale. L’Unione Europea avrebbe dovuto ricevere 55 milioni di dosi del vaccino di J&J nel secondo trimestre del 2021, sufficienti a vaccinare 55 milioni di persone visto che richiede la somministrazione di una sola dose. In Italia il piano vaccinale prevede l’arrivo di 7,3 milioni di dosi di Johnson & Johnson tra metà aprile e giugno.
• Nei punti vaccinali della Calabria si sono accumulate 80mila dosi del vaccino AstraZeneca: finora ne sono state somministrate solo 45mila, di cui pochissime negli ultimi giorni, e il problema dello scarso utilizzo si è aggravato a causa delle tante rinunce. Molte persone prenotate non si sono presentate all’appuntamento: è successo anche in altre regioni, ma in Calabria la diffidenza nei confronti di AstraZeneca sta rallentando la campagna vaccinale in modo particolarmente evidente. È stato utilizzato solo il 36 per cento delle dosi del vaccino, mentre in tutte le altre regioni è stato superato almeno il 50 per cento: lo raccontiamo meglio qui.
• Ricercatori e medici sono al lavoro per capire meglio le cause dei rari problemi circolatori (trombosi) per i quali è sospettato un possibile legame con il vaccino contro il coronavirus di AstraZeneca e da qualche giorno con quello di Johnson & Johnson (J&J). Queste reazioni avverse, riscontrate in pochissimi casi, hanno indotto vari paesi compresa l’Italia a consigliare l’uso del vaccino di AstraZeneca tra le persone con più di 60 anni, ritenute meno a rischio perché i casi finora riscontrati si sono verificati tra i più giovani. In questo articolo mettiamo in fila quello che sappiamo sul “possibile legame” tra la somministrazione del vaccino e le rare trombosi osservate.
• La Danimarca ha deciso che non somministrerà più il vaccino di AstraZeneca nel paese, a nessuna categoria di persone, dopo la segnalazione di rarissimi casi di trombosi emersi nei giorni scorsi. È il primo paese a fare una scelta del genere, dopo essere stato tra i primi, un mese fa, a sospendere in via precauzionale proprio il vaccino di AstraZeneca.
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