Johnson & Johnson ritarderà la distribuzione del suo vaccino contro il coronavirus in Europa
Martedì l’azienda farmaceutica Johnson & Johnson (J&J) ha detto che ritarderà la distribuzione del suo vaccino contro il coronavirus in Europa, dopo la sospensione temporanea decisa dalle autorità degli Stati Uniti, dove la somministrazione era già iniziata, per alcuni rarissimi casi di trombosi cerebrale. L’Unione Europea avrebbe dovuto ricevere 55 milioni di dosi del vaccino di J&J nel secondo trimestre del 2021, sufficienti a vaccinare 55 milioni di persone visto che richiede la somministrazione di una sola dose. In Italia il piano vaccinale prevede l’arrivo di 7,3 milioni di dosi di Johnson & Johnson tra metà aprile e giugno.
Sempre martedì, la Food and Drug Administration – l’agenzia federale statunitense che si occupa dei farmaci – aveva invitato i singoli stati americani a sospendere l’impiego del vaccino di J&J dopo alcune segnalazioni di rari problemi circolatori (trombosi) in persone a cui era stato somministrato il vaccino. Su quasi 7 milioni di dosi del vaccino finora somministrate negli Stati Uniti, sono stati registrati 6 casi di trombosi, tutti su donne dai 18 ai 48 anni. I problemi circolatori riscontrati, finora estremamente rari, sono trombosi del seno venoso cerebrale, dello stesso tipo di quelle rilevate nelle ultime settimane in alcuni individui che avevano ricevuto il vaccino di AstraZeneca, che funziona con un principio simile a quello di J&J.
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