La Corte europea dei diritti dell’uomo ha stabilito che la vaccinazione obbligatoria dei minori in Repubblica Ceca non viola i diritti umani
La Corte europea dei diritti dell’uomo – tribunale con sede a Strasburgo che non ha a che fare con l’Unione Europea – ha stabilito in una sentenza che la Repubblica Ceca non ha violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo nel rendere obbligatori i vaccini per i minori. La sentenza, la prima della Corte riguardo all’obbligatorietà dei vaccini per i minori, è arrivata in seguito ai ricorsi presentati prima della pandemia da coronavirus da alcune famiglie che non avevano vaccinato i propri figli.
Per questo un genitore aveva ricevuto una multa da 110 euro, mentre a cinque bambini era stato negato l’accesso alla scuola materna. Secondo la legge ceca, per accedere alla scuola materna i bambini devono essere vaccinati contro nove malattie tra cui difterite, tetano, pertosse, epatite B e morbillo. Nel caso in cui non vengano vaccinati può essere proibito loro l’accesso a scuola.
Per le famiglie che avevano presentato i ricorsi l’obbligo di vaccinare i figli sarebbe stata una violazione dei propri diritti, ma la Corte ha stabilito che la vaccinazione obbligatoria è una misura che può essere considerata «necessaria in una società democratica». La Corte ha anche detto che la multa inflitta a uno dei genitori non era eccessiva e che il rifiuto di ammettere i bambini alla scuola materna era una «misura preventiva piuttosto che punitiva».