Il governo turco ha convocato l’ambasciatore italiano ad Ankara dopo che Mario Draghi aveva definito Erdoğan un “dittatore”
L’agenzia di stampa turca Anadolu dice che il ministero degli Esteri turco ha convocato l’ambasciatore italiano ad Ankara Massimo Gaiani dopo le dichiarazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi sul presidente Recep Tayyip Erdoğan. Draghi ha parlato di Erdoğan dicendo che è “un dittatore” di cui “però si ha bisogno”. Il ministro degli Esteri turco, Mevlüt Çavuşoğlu ha «condannato con forza le dichiarazioni del presidente del Consiglio italiano».
#BREAKING 'We strongly condemn appointed Italian PM's unacceptable remarks on our elected president, return the impudent remarks': Cavusoglu
— ANADOLU AGENCY (@anadoluagency) April 8, 2021
Giovedì 8 aprile, durante la sua terza conferenza stampa, Draghi ha commentato l’incidente diplomatico avvenuto lunedì ad Ankara, in Turchia, durante un incontro ufficiale fra Unione Europea e governo turco. All’inizio dell’incontro, la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, è rimasta senza un posto dove sedersi, dato che le uniche due sedie disponibili erano state occupate dal presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, e dal presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan.
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«Non condivido assolutamente le posizioni del presidente Erdoğan, credo che non sia stato un comportamento appropriato, mi è dispiaciuto moltissimo per l’umiliazione che la presidente della Commissione Von der Leyen ha dovuto subire», ha detto Draghi. Dopodiché ha aggiunto che «con questi, diciamo, chiamiamoli per quel che sono, dittatori» di cui però «si ha bisogno» è necessario «trovare l’equilibrio giusto»: «Uno deve essere franco nell’esprimere la propria diversità di vedute, di opinioni, di comportamenti, di visioni della società», e deve essere anche «pronto a cooperare, più che collaborare, per assicurare gli interessi del proprio paese».