In Campania si litiga per la vaccinazione di massa a Ischia, Capri e Procida
La decisione regionale di accelerare le somministrazioni nelle isole per tutelare il turismo è criticata da amministratori e pensionati
In questi giorni a Ischia, Capri e Procida, le tre isole principali dell’arcipelago campano, inizia la campagna di vaccinazione di massa per proteggere tutti gli abitanti nel più breve tempo possibile, nel tentativo di limitare gli effetti dell’epidemia sulla stagione turistica. La somministrazione a tutta la popolazione è possibile grazie a un accordo speciale con la Regione Campania, che garantirà le dosi per tutti senza dover seguire i criteri delle fasce d’età, come previsto dal piano vaccinale nazionale.
L’accelerazione in deroga della campagna vaccinale ha provocato reazioni contrastanti: è stata accolta con favore dagli abitanti, dagli amministratori e dagli albergatori delle isole, mentre ha sollevato dubbi e critiche da parte dei sindaci di altre località turistiche che lamentano un ingiustificato trattamento di favore nei confronti di Ischia, Capri e Procida. Anche i sindacati dei pensionati protestano, a tal punto da valutare un esposto.
Il dissenso di amministratori e altre categorie in attesa delle somministrazioni è anche il risultato della lentezza della campagna vaccinale, che in Campania è in ritardo come in tutte le altre regioni italiane: Vincenzo De Luca è uno dei presidenti che si lamentano con più forza e negli ultimi giorni ha detto che la Campania ha ricevuto meno dosi del previsto perché è stata danneggiata dai criteri di distribuzione stabiliti a livello nazionale. Cosa che ha reso ulteriormente rilevanti le critiche alla decisione di anticipare la campagna vaccinale nelle tre isole.
Ischia, Capri e Procida sono tre importanti località turistiche campane, note in tutto il mondo. A Ischia abitano 70mila persone e negli anni che hanno preceduto la pandemia sono arrivati circa 4 milioni di turisti all’anno, a Capri – dove abitano 14mila persone – il bilancio è stato di 600mila visitatori annui. Lo scorso anno, secondo Federalberghi Campania, in tutte le località turistiche campane si è registrato un calo di fatturato dell’80 per cento rispetto al 2019 a causa di un calo di presenze dell’85 per cento.
La strategia campana per far sì che la prossima sia una estate di turismo il più normale possibile è semplice: vaccinare tutti gli abitanti delle isole per proteggerli e dare un messaggio di sicurezza in vista di una possibile riapertura dei viaggi internazionali ai turisti vaccinati. Il presidente De Luca lo ha spiegato con la consueta schiettezza: «Intendiamo immunizzare le isole, Ischia, Capri e Procida, nomi di valore mondiale da proporre sul mercato mondiale prima di farci rubare turisti dalla Grecia o dalla Spagna».
De Luca ha anche detto che questa è un’operazione sanitaria e soprattutto un’opportunità per promuovere nel mondo il turismo campano. Oltre agli abitanti, nelle prossime settimane sarà vaccinato anche tutto il personale turistico e alberghiero, ma solo se ci saranno vaccini aggiuntivi rispetto alle quantità consegnate finora. «Stiamo facendo di tutto per rilanciare l’economia perché abbiamo bisogno di tutelare la vita delle persone e portare il pane nelle famiglie», ha affermato De Luca.
Negli ultimi giorni a Ischia sono stati allestiti due centri vaccinali nei palasport dei comuni di Ischia e Forio. Due nuovi centri sono pronti anche a Capri: una tensostruttura in località Palazzo a Mare a Capri e il centro “Paradiso” nel comune di Anacapri. Già da sabato 3 aprile, quando sono state aperte le adesioni, si sono prenotate tremila persone e le somministrazioni inizieranno giovedì 8 aprile. La procedura è la stessa di quella prevista per le persone con più di 80 anni: chi ha più di 16 anni può accedere al sito dedicato della Regione, inserire i propri dati e aspettare l’sms di conferma con luogo, data e orario dell’appuntamento.
A Capri l’organizzazione è più snella e rapida: secondo l’Asl Napoli 1 si riusciranno a vaccinare ottomila persone nei prossimi dieci giorni. Duemila persone sono già state vaccinate nelle ultime settimane. «Siamo pronti a ripartire e offrire una località sicura al mercato turistico», spiega il sindaco di Capri, Marino Lembo. «La vaccinazione integrale a Capri non è soltanto una questione legata al turismo e all’economia, ma anche la necessaria tutela di una comunità insulare che vive come ogni piccola isola criticità territoriali, logistiche e di mobilità».
Anche a Procida, dove abitano 10mila persone, la campagna di massa si concluderà nel giro di pochi giorni. A Ischia, la terza isola italiana per numero di abitanti dopo Sicilia e Sardegna, si sono già prenotate 3.500 persone, le vaccinazioni inizieranno la prossima settimana e i tempi saranno più lunghi: l’obiettivo è di completare tutte le somministrazioni entro l’estate. «L’obiettivo è avere l’isola covid-free», ha detto il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino.
L’accordo speciale tra la Regione e le tre isole sta suscitando molte critiche: gli amministratori di altre località turistiche chiedono lo stesso trattamento di favore, e oltre ai sindacati dei pensionati si è espresso contro la vaccinazione di massa anticipata anche Paolo Mancuso, presidente del PD di Napoli, partito a cui è iscritto anche il presidente Vincenzo De Luca. «Vengono prima gli ottantenni e i fragili, poi i sedicenni. Viene prima la salute e poi l’economia. Su certi principi non si può derogare», ha detto Mancuso al Corriere del Mezzogiorno.
Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, ha invitato De Luca a non dimenticare le altre località turistiche della Campania, da Pompei alla penisola sorrentina alla costiera amalfitana. Secondo Buonajuto, nei prossimi mesi il vero problema per il turismo saranno i trasporti, perché le località turistiche si raggiungono in treno, con i mezzi pubblici e i taxi, non solo in auto, per cui è importante garantire la sicurezza considerando tutte le attività che ruotano attorno al turismo. Il sindaco di Caserta Carlo Marino, che è anche presidente dell’ANCI Campania, l’associazione dei comuni, ha spiegato di essere favorevole a tutte le iniziative che possano contribuire a una ripresa dell’economia. «L’accelerazione del piano vaccinale però deve riguardare tutte le aree a vocazione turistica: non solo di mare, anche costiere o di montagna», ha detto Marino.
I sindacati dei pensionati sostengono che l’anticipo della vaccinazione nelle isole dell’arcipelago campano sia una discriminazione. Lanfranco Polverino, dello Spi del Vomero, ha annunciato la presentazione di un esposto denuncia contro l’accordo della Regione per violazione dell’articolo 32 della Costituzione, che tutela la salute come fondamentale interesse della collettività. «Signor presidente, se giustamente lei si lamenta delle carenze delle dosi perché decide di vaccinare tutta Capri trascurando gli anziani e i fragili di altri territori?», chiede polemicamente Polverino.