Vladimir Putin ha approvato la legge che gli consentirà di rimanere al potere fino al 2036
Il presidente russo Vladimir Putin ha approvato l’emendamento costituzionale proposto dal Parlamento nel marzo del 2020 che gli consentirà di restare al potere, se rieletto, per altri due mandati presidenziali, quindi in teoria fino al 2036. La Costituzione russa prevede in teoria un limite di due mandati, ma l’emendamento appena approvato prevede in sostanza che le recenti modifiche alla Costituzione azzerino l’attuale conteggio, di fatto consentendo a Putin altri due mandati da presidente. Nel 2036 Putin avrà 84 anni.
L’entrata in vigore della legge era scontata, dato che era stata approvata da un referendum tenuto la scorsa estate e vinto con larga maggioranza.
Putin è al potere in Russia da più di vent’anni: eletto presidente nel 1999, fu rieletto nel 2004, esaurendo il limite dei due mandati consecutivi. Ma con l’enorme influenza e il potere autoritario costruiti nei suoi primi otto anni, promosse con successo la candidatura del suo fedele alleato Dimitri Medvedev, facendosi nominare primo ministro e di fatto controllando la politica russa per i successivi quattro anni. Nel 2012, dopo aver fatto cambiare la Costituzione per aumentare la durata dei mandati presidenziali a sei anni, si candidò di nuovo a presidente, vincendo e ottenendo poi la rielezione nel 2018.