I dati sul coronavirus in Italia di oggi, mercoledì 31 marzo
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 23.904 casi positivi da coronavirus e 467 morti a causa della COVID-19. Attualmente i ricoverati sono 32.890 (57 in meno di ieri), di cui 3.710 nei reparti di terapia intensiva (6 in meno di ieri) e 29.180 negli altri reparti (51 in meno di ieri). Sono stati analizzati 205.794 tamponi molecolari e 145.427 test rapidi antigenici. La percentuale di tamponi molecolari positivi è stata del 10,4 per cento, mentre quella dei test antigenici dell’1,7 per cento. Nella giornata di martedì i contagi registrati erano stati 16.017 e i morti 529.
Le regioni che hanno registrato più casi nelle ultime 24 ore sono Lombardia (3.943), Sicilia (2.904), Veneto (2.317), Piemonte (2.298), Campania (2.016). I dati dei contagi della Sicilia sono la somma di quelli di oggi e di quelli di lunedì 30 marzo, che non eran stati comunicati.
Le principali notizie della giornata
• Pfizer-BioNTech ha annunciato che da un nuovo studio, non ancora pubblicato, è emerso che il suo vaccino contro il coronavirus è efficace anche su soggetti che hanno tra i 12 anni e i 15 anni: ad oggi la somministrazione del vaccino di Pfizer-BioNTech è autorizzata solo a partire dai 16 anni. L’azienda ha detto che nelle prossime settimane chiederà alla Food and Drug Administration (FDA), l’agenzia federale statunitense che si occupa di regolamentare i farmaci, di approvare l’uso del vaccino già a partire dai 12 anni di età.
• Il Senato ha approvato una legge che delega il governo italiano a istituire l’assegno unico universale per i figli a carico. La legge, già approvata dalla Camera all’unanimità lo scorso luglio, prevede che tutte le famiglie riceveranno un assegno il cui valore, secondo le stime, varierà tra i 50 e i 250 euro mensili, a seconda delle fasce di reddito, per ogni figlio a carico. Poiché è una legge delega, ora le commissioni competenti di Senato e Camera dovranno discutere i decreti attuativi che definiranno meglio lo stanziamento dei fondi e che dovranno essere approvati dal governo: ne parliamo meglio qui.
• Martedì un dirigente della Regione Sicilia e due sue collaboratori sono stati messi agli arresti domiciliari con l’accusa di aver manipolato i dati relativi all’epidemia comunicati all’Istituto superiore di sanità presumibilmente per evitare che la Sicilia finisse in area rossa e per impedire la chiusura dei negozi e dei ristoranti. A causa della vicenda martedì si è dimesso anche l’assessore alla Salute della regione Sicilia, Ruggero Razza, indagato con l’accusa di essere stato a conoscenza della falsificazione dei dati. In questo articolo abbiamo messo in ordine quello che sappiamo sulla storia dei presunti dati falsificati.
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