Le restrizioni in vigore fino a dopo Pasqua
Per tre giorni – 3, 4 e 5 aprile – tutta Italia sarà in zona rossa, ma si potrà fare uno spostamento al giorno nella propria regione
Le ultime restrizioni imposte dal governo per contenere la pandemia da coronavirus varranno fino al 6 aprile, e comprendono quindi anche i giorni delle festività di Pasqua. Resta la divisione delle regioni italiane in fasce di rischio epidemiologico, ma non ci sono più regioni in zona gialla: a queste si applicano le stesse misure della zona arancione.
I colori delle regioni cambieranno però nei giorni delle festività pasquali – cioè sabato 3, domenica 4 (Pasqua) e lunedì 5 aprile (Pasquetta) – quando tutta l’Italia sarà considerata in zona rossa.
Sarà però una zona rossa diversa da quella in vigore negli altri giorni, dato che sarà possibile, senza uscire dalla propria regione, fare uno spostamento al giorno (a determinate condizioni) verso altre abitazioni private.
Le regole nelle zone rosse e a Pasqua
Fino al 6 aprile in zona rossa sono consentiti esclusivamente gli spostamenti per comprovati motivi di lavoro, salute o necessità (anche verso un’altra regione o provincia autonoma). È consentito anche il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, compreso il rientro nelle “seconde case” che si trovano dentro o fuori regione. Sono invece vietati gli spostamenti per far visita ad amici o parenti autosufficienti e tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute.
Nei giorni di Pasqua – 3, 4 e 5 aprile – sarà invece consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata della stessa regione, tra le 5 e le 22. Potranno spostarsi al massimo due persone che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
Le regole nelle zone arancioni
Fino al 2 aprile 2021 e nella giornata del 6 aprile 2021, nelle zone arancioni è consentito spostarsi all’interno del proprio comune, tra le 5 e le 22. Gli spostamenti verso altri comuni (e quindi anche quelli verso altre regioni e province autonome) sono consentiti esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. È sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. È consentito anche il rientro nelle “seconde case” che si trovino dentro o fuori regione.
Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti valgono le stesse regole dei giorni di Pasqua: è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso comune, tra le 5 e le 22, a un massimo di due persone. Anche in questo caso, come nei giorni pasquali, si possono portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili.
L’unica eccezione riguarda chi vive in un comune che ha fino a 5.000 abitanti: qui è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione o provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.
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