La legge che limita l’accesso al voto in Georgia
L'ha approvato il Congresso locale a maggioranza Repubblicana, e secondo i Democratici interesserà specialmente gli afroamericani
In Georgia, uno degli stati degli Stati Uniti in cui il presidente Joe Biden aveva vinto le elezioni di novembre con un margine ridotto e il cui risultato elettorale era stato contestato dall’ex presidente Donald Trump, è stata approvata una nuova legge elettorale che secondo i Democratici limiterà in modo preoccupante l’accesso al voto, in particolare per gli afroamericani.
La legge è stata approvata dal Congresso locale, che è a maggioranza Repubblicana, e poi firmata dal governatore Brian Kemp, a sua volta Repubblicano. Prevede varie restrizioni. Ad esempio, richiede requisiti di identificazione più complessi per il voto per posta, mentre attualmente è sufficiente una firma: i Democratici dicono che così renderà il voto più difficile per le persone con reddito più basso, che spesso non hanno documenti identificativi negli Stati Uniti (non esiste un corrispettivo della carta d’identità italiana e molte persone non hanno né patente né passaporto). La legge inoltre limita l’uso delle buche delle lettere speciali che facilitano il voto e stabilisce che dare cibo e acqua alle persone in fila per votare – nei seggi delle comunità afroamericane ci sono spesso file molto lunghe – è un reato. Secondo i Repubblicani le nuove regole servono per evitare che vengano commessi brogli e rendere il voto più sicuro.
Biden ha definito la nuova legge elettorale della Georgia «un’atrocità» e un «attacco alla Costituzione», e l’ha paragonata alle cosiddette leggi “Jim Crow”, che dopo l’abolizione della schiavitù permisero la segregazione razziale negli stati del sud. Biden ha anche detto che il dipartimento di Giustizia esaminerà la legge.
Mentre Brian Kemp era impegnato a firmare la legge alcuni politici Democratici hanno protestato davanti al suo ufficio. La deputata locale Park Cannon, che è afroamericana, è stata arrestata dopo aver provato a bussare alla porta dell’ufficio. Poi è stata rilasciata, ma nel frattempo sui social network le immagini del suo arresto sono state paragonate a quelle degli arresti di tanti attivisti afroamericani negli anni delle lotte per i diritti civili.