Domenica torna l’ora legale
Bisognerà spostare gli orologi un'ora avanti: si dormirà un'ora in meno ma si avrà un'ora di luce in più la sera
Nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo scatterà l’ora legale: bisognerà quindi spostare gli orologi un’ora avanti, se non lo fanno già da soli. L’ora legale, per intenderci, comporta che se non cambiate l’ora da sabato sera e la vostra sveglia di domenica è puntata per le 8, quando vi alzerete saranno già le 9.
Si dormirà quindi un’ora in meno, ma si avrà un’ora in più di luce la sera. L’ora legale rimpiazza l’ora solare, che tornerà a fine ottobre: in Italia esiste dal 1916 e fu adottata mentre il paese era impegnato nella Prima guerra mondiale. Una delle sue utilità è che fa risparmiare energia sfruttando un minore uso dell’illuminazione elettrica.
Perché si usa l’ora legale
L’invenzione dell’ora legale è in genere attribuita all’inventore statunitense Benjamin Franklin, che nel 1784 scrisse una lettera satirica pubblicata su un giornale di Parigi, nella quale suggeriva scherzosamente ai parigini di alzarsi più presto al mattino per sfruttare la luce solare e risparmiare sul costo delle candele.
In Italia fu abolita nel 1920 e nei decenni successivi fu più volte introdotta, sospesa, abolita e di nuovo introdotta. Fu poi definitivamente ripristinata nel 1966, durante un periodo di crisi energetica in cui serviva sfruttare meglio la luce del Sole nel tardo pomeriggio e alla sera. Dal 1966 al 1980 l’ora legale restò in vigore per quattro mesi all’anno (da maggio a settembre). Dal 1981 ha cominciato a essere introdotta l’ultima domenica di marzo. L’ultima modifica ai tempi dell’ora legale risale al 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea.
Ancora vari e diversi sono invece i tempi e le regole dell’ora legale nel resto del mondo, e ci sono paesi in cui esiste solo l’ora solare, come la Russia, che dal 2014 ha abolito l’ora legale. Negli Stati Uniti l’ora legale – che lì è chiamata DST, Daylight Saving Time, “risparmio diurno di luce” – è in vigore dal 14 marzo.
Abolizione del cambio tra ora legale e ora solare
Periodicamente nei paesi del mondo che adottano questo sistema si discute se sia effettivamente utile, e della possibilità di abolire il cambio tra ora legale e ora solare. Alcuni sostengono che il cambio periodico causi uno stato di stress temporaneo dovuto allo spostamento dei propri orari biologici, e nel caso dell’ora legale dovuto al fatto di dormire un’ora in meno.
Nel 2019 il Parlamento Europeo aveva votato a favore dell’abolizione del passaggio dall’ora solare all’ora legale a partire dal 2021, ma aveva lasciato libertà di scelta ai singoli paesi. Per il momento l’Italia ha deciso di mantenere il sistema già in vigore.