Simone Signoret, nata un secolo fa
Fu una grande attrice e anche un'apprezzata scrittrice, ricordata per il suo impegno politico e la sua relazione con Yves Montand
Simone Signoret – attrice e scrittrice – era nata un secolo fa, il 25 marzo 1921. A Wiesbaden, città tedesca che allora, per le conseguenze della Prima guerra mondiale, era di fatto francese, così come lo erano i suoi genitori. Crebbe però in Bretagna e poi a Parigi, dove iniziò a recitare già dagli anni Quaranta. I ruoli migliori, quelli per cui è ancora ricordata come una delle più grandi attrici del cinema, non solo francese, arrivarono però dagli anni Cinquanta in poi. In film come Casco d’oro, La strada dei quartieri alti (per il quale vinse l’Oscar per la miglior attrice protagonista), Adua e le compagne, La nave dei folli e La vita davanti a sé, con cui nel 1977 vinse il suo primo e unico premio Premio César, l’Oscar di Francia.
Oltre che per certi suoi grandi ruoli, Signoret è ricordata per il suo impegno politico e per la sua relazione con l’attore e cantante Yves Montand. Si conobbero nel 1949, dopo la storia di lui con Edith Piaf, che lo aveva scoperto e lanciato. Si sposarono nel 1951 e restarono insieme fino alla morte di lei: nel 1985, a 64 anni.
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Dopo la morte di Signoret, il 30 settembre 1985, Le Monde ricordò quanto bene avesse saputo raccontarsi lei stessa nell’autobiografia La nostalgia non è più quella di un tempo – e in parte anche nel successivo romanzo Addio Volodia – e aggiunse:
«Simone Signoret fu famosa e fu popolare, ma non fu una star; non ne aveva il temperamento e non ne aveva piacere, perché non poteva vivere fingendo di essere diversa da quello che era. Né tantomento fu un mito, perché esserlo avrebbe voluto dire rinunciare alla sua identità, verità e umanità, e a tutte quelle cose a cui teneva molto. Fu una grande attrice».