La paradossale situazione del turismo in Spagna
Stanno aumentando arrivi e prenotazioni di turisti da Francia e Germania, mentre agli spagnoli è vietato spostarsi tra regioni
Nelle ultime settimane in diverse località turistiche spagnole hanno cominciato ad arrivare migliaia di turisti francesi e tedeschi che prima non potevano viaggiare per via delle restrizioni imposte nei loro paesi contro la pandemia da coronavirus.
La situazione sta facendo molto discutere in Spagna, perché considerata in parte paradossale: le restrizioni imposte dal governo spagnolo permettono infatti l’arrivo di turisti internazionali che siano risultati negativi al test per il coronavirus, ma non permettono agli spagnoli di spostarsi tra le varie comunità autonome del paese (le comunità autonome spagnole sono simili alle nostre regioni).
Di conseguenza le prenotazioni dei voli dalla Germania per Palma di Maiorca, nell’arcipelago delle Baleari, sono aumentate moltissimo, e durante il periodo di Pasqua si prevede l’arrivo a Madrid di molti turisti francesi. Le prenotazioni sono cominciate ad aumentare a partire da domenica 14 marzo, quando le isole spagnole dell’arcipelago delle Baleari, nel mar Mediterraneo, sono state tolte dalla lista delle aree considerate a rischio dal Robert Koch Institute (RKI), che ha il compito di monitorare i dati dell’epidemia da coronavirus in Germania.
Il tour operator tedesco TUI ha segnalato che nel fine settimana successivo è stato registrato un numero di prenotazioni pari a quello dello stesso periodo di due anni fa, prima della pandemia. La compagnia aerea low-cost Eurowings ha detto che i voli dalla Germania per Palma di Maiorca sono andati esauriti in pochissimo tempo, e ha aggiunto di avere deciso di prevedere più di 300 nuovi voli per il periodo delle vacanze di Pasqua.
Palma di Maiorca viene scherzosamente definita il 17esimo stato tedesco perché è una meta turistica molto popolare in Germania. Non essendo più una località considerata a rischio, i turisti tedeschi quando rientrano in Germania non devono effettuare un tampone né sottoporsi a un periodo di quarantena obbligatoria: secondo quanto ha scritto DW, è stato stimato che le persone che viaggeranno dalla Germania a Palma durante le festività pasquali saranno circa 40mila.
I tedeschi non sono stati i soli ad aver scelto di andare in Spagna. Durante lo scorso fine settimana Madrid era piena di giovani turisti francesi, attirati anche dal fatto che la presidente della comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, abbia deciso di tenere aperti bar e ristoranti, nonostante le raccomandazioni del governo e nonostante nella capitale spagnola i contagi siano sempre elevati. Per fare un confronto, nell’ultima settimana nella comunità di Madrid sono stati rilevati 108 casi ogni 100mila abitanti, più o meno quelli che sono stati accertati nello stesso periodo in Sicilia, che attualmente è in area arancione.
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Diverse persone hanno criticato quello che sta succedendo, come il noto chef spagnolo Karlos Arguiñano che nel suo programma televisivo ha detto: «Io sono di Guipúzcoa [una provincia della comunità autonoma dei Paesi Baschi, ndr] e non posso andare a La Rioja, che è attaccata a casa… e nonostante ciò i francesi vengono in Spagna in massa, e questo com’è possibile?».
Il presidente dell’Associazione dei residenti dei quartieri madrileni Sol e Las Letras, Victor Rey, ha raccontato a Politico che in queste zone del centro città si trovano moltissimi appartamenti-vacanze e che la maggior parte dei residenti è composta da anziani. Secondo Rey, la presenza dei turisti aumenterebbe il rischio della circolazione dei contagi tra le persone anziane, che tra le altre cose «devono sopportare ragazzini francesi ubriachi in strada o che improvvisano feste in casa all’interno dei loro palazzi». Per dare l’idea, tra venerdì e sabato la polizia di Madrid ha interrotto 227 feste illegali sia in locali che in appartamenti privati, molti dei quali erano stati affittati da turisti.
Nonostante le centinaia di lamentele, secondo Rey le autorità locali non hanno fatto nulla per limitare l’afflusso di turisti, e anzi si teme che con le festività pasquali il numero dei visitatori aumenterà ancora di più.
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Il presidente del consorzio spagnolo di operatori turistici Mesa del Turismo, Carlos Abella, ha parlato delle regole sui viaggi decise del governo definendole «quasi kafkiane», perché sono piene di elementi illogici. Abella ha detto che paradossalmente una persona che abita a Barcellona potrebbe andare a Palma di Maiorca semplicemente prendendo un volo per Berlino e poi volando da lì verso Palma.
Secondo Abella, il rischio maggiore è che i turisti che arrivano ora in Spagna facciano aumentare i numeri dei contagi: l’obiettivo, ha detto, è evitare l’arrivo di una quarta ondata della pandemia prima dell’estate, altrimenti, «senza una stagione estiva dignitosa, il nostro settore semplicemente non sopravvivrà».
Abella ha però anche segnalato che in seguito alle restrizioni annunciate lunedì dal governo tedesco – che mercoledì sono state in parte rettificate dalla cancelliera Angela Merkel – sono già arrivate numerose cancellazioni. Inoltre venerdì 19 marzo anche la Francia ha introdotto un lockdown di almeno quattro settimane per 16 dipartimenti, che potrebbe far decidere a molte persone di cancellare i viaggi programmati.
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