C’è stato un grosso incendio in un campo profughi di rohingya in Bangladesh: ci sono almeno 15 morti e più di 400 dispersi
Lunedì c’è stato un enorme incendio nel campo profughi dei rohingya di Balukhali, vicino alla città di Cox’s Bazar, nel sudest del Bangladesh. L’UNHCR, l’agenzia ONU per i rifugiati, ha detto che nell’incendio sono morte almeno 15 persone e più di 400 risultano disperse, mentre i feriti sarebbero 550. Secondo l’agenzia, attualmente circa 45mila persone sono senza alloggio.
Le cause dell’incendio non sono ancora chiare. Un profugo che viveva nel campo ha detto a Reuters che l’incendio è stato controllato dopo sei ore dal suo inizio, ma che in alcune zone il fumo ha continuato ad alzarsi per tutta la notte. Mohammad Mohsin, funzionario del ministero per la Gestione delle emergenze, ha detto che l’incendio ha distrutto anche due ospedali che erano stati allestiti dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) e dal governo turco.
I rohingya sono un grande gruppo etnico di religione musulmana, le cui comunità si trovano per lo più in Bangladesh e in Myanmar.
La maggior parte dei profughi che vivevano nel campo di Balukhali era scappata dal Myanmar a partire dal 2017, quando l’esercito birmano aveva compiuto una serie di brutali operazioni militari, con stupri sistematici e uccisioni indiscriminate. Centinaia di migliaia di persone erano scappate nel vicino Bangladesh, dove vivono ancora oggi in campi profughi per lo più improvvisati e in condizioni misere.
La situazione di questi campi è peggiorata ulteriormente con l’epidemia da coronavirus, che ha spinto il governo del Bangladesh a vietare alla maggior parte degli operatori umanitari di continuare ad assistere i profughi.
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