È iniziata la primavera
Convenzionalmente si dice che la stagione inizia il 21 marzo ma non sarà così fino al 2102
L’equinozio di primavera – cioè l’evento astronomico che segna l’inizio della primavera – è avvenuto sabato 20 marzo alle 10.37. Convenzionalmente diciamo che le stagioni cominciano il giorno 21 di marzo, giugno, settembre e dicembre, ma in realtà le date esatte di equinozi e solstizi dipendono dalla rivoluzione della Terra: fino al 2102 l’equinozio di primavera non sarà il 21 marzo, ma il 20 o, qualche volta, il 19. L’ultima volta che è caduto il 21 marzo era il 2007.
L’equinozio è il momento preciso in cui il Sole si trova allo zenit dell’equatore della Terra, cioè esattamente sopra la testa di un ipotetico osservatore che si trovi in un qualsiasi punto sulla linea dell’equatore: durante i giorni in cui cade l’equinozio (d’autunno o di primavera) il dì (cioè l’insieme delle ore di luce) ha la stessa durata della notte (anche se poi non è esattamente così, a causa di alcune interazioni della luce con l’atmosfera terrestre).
La parola stessa è esplicativa di ciò che sta a significare: deriva dal latino “aequinoctium”, composto da “aequus”, cioè “uguale” e “nox”, “notte”. Dopo l’equinozio di primavera il dì continua ad allungarsi ogni giorno nell’emisfero boreale fino al solstizio d’estate: a quel punto le ore di luce cominciano a diminuire, tornando pari a quelle di buio nell’equinozio d’autunno, e ricominciando ad aumentare solo con il solstizio d’inverno.
Anche nell’emisfero australe, cioè a sud dell’equatore, dì e notte dureranno per lo stesso numero di ore, ma lì inizia l’autunno e non la primavera: è l’equinozio d’autunno. Quest’anno, più o meno come lo scorso anno, milioni di italiani passeranno il giorno dell’equinozio di primavera in casa, a causa del fatto che tutte le regioni italiane si trovano in zona rossa o arancione.
La primavera nelle copertine del New Yorker
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