L’uccello che non sa più cantare le melodie della sua specie
È il succiamiele del reggente, vive in alcune zone dell'Australia e ora rischia l'estinzione
In Australia c’è un uccello che non sa più cantare le melodie tipiche della sua specie e anche per questa ragione rischia l’estinzione: è il succiamiele del reggente (Anthochaera phrygia), che un tempo era molto comune nel sudest del paese e di cui ora sono rimasti solo qualche centinaio di esemplari.
Come molte altre specie di uccelli, i succiamiele del reggente cantano per comunicare con i loro simili, ad esempio per segnalare eventuali pericoli. In particolare i canti dei maschi, quando sono più prolungati e complessi rispetto ai semplici richiami, servono ad attirare le femmine durante il corteggiamento e in seguito durante l’accoppiamento. Un po’ come i bambini imparano a parlare comunicando con i più grandi, anche questi uccelli imparano a cantare stando a contatto con gli adulti della loro specie: ed è questa la ragione per cui i circa 300 esemplari di succiamiele stanno dimenticando le loro melodie: dato che il loro numero si è ridotto, hanno meno occasione di sentirle e apprenderle.
I succiamiele del reggente possono vivere fino a 10 anni e sono pronti a lasciare il nido dopo 3 o 4 settimane dalla nascita. È solo successivamente che cominciano a imparare le melodie per comunicare con i propri simili, nei successivi 8 mesi: per questo non hanno modo di impararle dai genitori.
È stato osservato che sempre più spesso, invece di usare le melodie tipiche della loro specie, si cimentano in quelle di altre specie di uccelli, con cui evidentemente entrano in contatto più di frequente. Quando il ricercatore dell’Università nazionale dell’Australia Ross Crates e alcuni suoi colleghi hanno trovato alcuni esemplari hanno infatti notato che «cantavano melodie strane». «Non sembravano affatto dei succiamiele del reggente», ha detto Crates ad ABC News: le loro melodie erano molto più simili a quelle di specie diverse, per esempio quelle dell’uccello frate schiamazzante (Philemon corniculatus) o della coracina dalla faccia nera (Coracina novaehollandiae), più comuni nell’Australia orientale.
Uno dei problemi principali è che se gli uccelli cantano melodie che le femmine non riconoscono, le femmine potrebbero non accoppiarsi con loro, aumentando il rischio di estinzione della specie. I ricercatori hanno stimato che circa la metà dell’attuale popolazione sia composta da maschi e che soltanto il 12 per cento di loro sia in grado di cantare le melodie tipiche della specie. Mick Roderick, responsabile della sede del Nuovo Galles del Sud della ong Birdlife Australia, che si occupa di conservazione delle specie di uccelli in pericolo di estinzione, ha detto che la situazione è «piuttosto triste e molto allarmante».
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Un tempo i succiamiele del reggente si potevano osservare anche in aree vicine a grandi città come Melbourne e Sydney, ma è stato stimato che abbiano perso fino al 90 per cento del loro habitat: adesso vivono solo in certe zone della parte nord-orientale dello stato di Victoria e in alcune aree del Nuovo Galles del Sud (gli stati dove si trovano rispettivamente le due città). Inoltre, la popolazione dei succiamiele del reggente è stata ulteriormente minacciata dai grandi incendi che hanno interessato queste zone tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020.
Per cercare di migliorare le cose, alcuni ricercatori dello zoo di Taronga, a Sydney, stanno cercando di far imparare agli uccelli che vivono in cattività le melodie che non hanno avuto modo di imparare in natura attraverso delle registrazioni del canto di altri succiamiele.