L’AIFA ha sospeso per precauzione l’uso del vaccino di AstraZeneca
La decisione è "temporanea", in attesa di chiarimenti dall'Agenzia europea per i medicinali
Nel primo pomeriggio di lunedì, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha sospeso in via precauzionale l’utilizzo del vaccino di AstraZeneca, in seguito alle segnalazioni dei giorni scorsi su casi ancora da verificare di problemi circolatori (trombosi) riscontrati in alcune persone da poco vaccinate. AIFA ha spiegato in un comunicato che la decisione è “del tutto precauzionale e temporanea” in attesa delle prossime decisioni dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA).
La decisione dell’AIFA è arrivata pochi minuti dopo l’annuncio della sospensione da parte della Germania ed è stata poi seguita da un analogo annuncio da parte della Francia e della Spagna. Il Paul-Ehrlich-Institut, l’agenzia del governo tedesco che si occupa della sicurezza dei medicinali, ha indicato la necessità di avere chiarimenti dall’EMA in seguito ad alcuni casi di particolari trombosi, per le quali finora è stato riscontrato un nesso temporale, ma non di causalità.
La scorsa settimana, l’AIFA aveva sospeso l’impiego di un solo lotto del vaccino di AstraZeneca (ABV2856) a scopo precauzionale, in seguito ad alcune segnalazioni da verificare. Fino a questa mattina, l’Agenzia aveva mantenuto un approccio conseguente ai dati e alle analisi svolte, come aveva ribadito in un comunicato: «I casi di decesso verificatisi dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca hanno un legame solo temporale. Nessuna causalità è stata dimostrata tra i due eventi. L’allarme legato alla sicurezza del vaccino AstraZeneca non è giustificato».
L’AIFA non ha fornito ulteriori dettagli sulla nuova decisione, inattesa considerate le precedenti comunicazioni e che potrebbe avere un impatto su chi avrebbe dovuto ricevere a breve la seconda dose del vaccino AstraZeneca. L’Agenzia ha riferito che fornirà informazioni “incluse le ulteriori modalità di completamento del ciclo vaccinale per coloro che hanno già ricevuto la prima dose”.
Le principali autorità sanitarie, a cominciare dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ritengono che non ci siano elementi per sospendere l’impiego del vaccino di AstraZeneca, già somministrato almeno 17 milioni di volte e senza che emergessero particolari problemi. Secondo l’azienda su tutte le somministrazioni i casi di trombosi segnalati sono stati 40, un dato non difforme a quello di altri periodi e in assenza del vaccino.
In risposta alle nuove sospensioni, l’EMA ha ribadito quanto aveva comunicato la scorsa settimana: «I benefici del vaccino di AstraZeneca nel prevenire la COVID-19, con il rischio di ricovero e morte, superano i rischi delle reazioni avverse». L’EMA ha aggiunto che i casi di trombosi sul totale dei pazienti vaccinati hanno una proporzione simile a quelli riscontrati nella popolazione generale.
L’EMA ha inoltre confermato di essere al lavoro per valutare i casi sospetti segnalati e da verificare, in collaborazione con esperti e ricercatori. Le analisi proseguiranno nei prossimi due giorni e per giovedì è prevista una riunione per valutare i dati e arrivare a una conclusione.