Almeno 14 persone sono morte durante le proteste a Yangon, in Myanmar
Almeno 14 persone sono morte a Yangon, la più grande città del Myanmar, durante le proteste contro il governo militare. L’esercito ha sparato contro i manifestanti, usando sia proiettili di gomma che vere munizioni, secondo quanto riferito dai soccorritori alle agenzie di stampa. Le manifestazioni di protesta vanno avanti da circa un mese e mezzo, cioè dal colpo di stato del primo febbraio: da allora più di 80 persone sono state uccise negli scontri tra la polizia e i manifestanti.
Domenica la giunta militare al potere ha introdotto il regime di legge marziale nel comune di Hlaing Tharyar, che fa parte di Yangon: è successo dopo che la Cina aveva detto che le fabbriche cinesi in quell’area erano state danneggiate dai manifestanti, che avevano causato il ferimento di vari cittadini cinesi. Secondo i manifestanti la Cina sostiene i militari autori del colpo di stato.