Il Parlamento europeo ha tolto l’immunità all’ex presidente catalano Carles Puigdemont
Martedì il Parlamento europeo ha tolto l’immunità all’ex presidente catalano Carles Puigdemont e a due ministri del governo che guidava fino all’ottobre del 2017, Toni Comín, ministro della Salute, e Clara Ponsatí, ministra dell’Istruzione. I tre avevano lasciato la Spagna nell’ottobre del 2017, dopo il referendum sull’indipendenza della Catalogna organizzato dall’allora governo indipendentista di Puigdemont (referendum considerato illegale dallo stato spagnolo) e dopo la proclamazione dell’indipendenza da parte del Parlamento catalano. Nel 2019 Puigdemont, Comín e Ponsatí erano stati eletti europarlamentari, e avevano di conseguenza ottenuto l’immunità derivante da quella carica, necessaria per proteggerli dalle richieste di estradizione che il Tribunale supremo spagnolo avanzava nei loro confronti.
Lo scorso mese la Commissione giuridica del Parlamento aveva votato per togliere l’immunità a Puigdemont, Comín e Ponsatí. Nella votazione di martedì sulla rimozione dell’immunità a Puigdemont, 400 europarlamentari si sono espressi a favore, 248 contro e ci sono stati 45 astenuti. Nelle votazioni relative a Comín e Ponsatí, sono stati registrati 404 voti favorevoli, 247 contrari e 42 astensioni. La posizione del Parlamento europeo è in linea con quella espressa dall’Unione negli ultimi anni, cioè che la questione catalana dovrebbe essere risolta in Spagna.
La rimozione dell’immunità permetterà la ripresa dei procedimenti che riguardano la richiesta di estradizione dei tre europarlamentari catalani da parte delle autorità spagnole. A decidere sull’estradizione di Puigdemont e Comín saranno i tribunali belgi, mentre su quella di Ponsatí saranno i tribunali britannici (in base al paese di residenza dei tre europarlamentari).